Orti urbani in aumento: che passione! A Monza sono un centinaio

In occasione dell’apertura della IV edizione del “Festival degli orti” che si terrà oggi in Villa Reale, la Coldiretti di Milano, Lodi, Monza Brianza, ha divulgato alcuni dati interessanti sulla diffusione degli orti urbani.
In occasione dell’apertura a Monza della IV edizione del “Festival degli orti“ che si terrà oggi in Villa Reale la Coldiretti di Milano, Lodi, Monza Brianza, ha divulgato alcuni dati interessanti sulla diffusione degli orti urbani.
Sono quasi 1.600 gli orti urbani presenti nei Comuni di Milano (1.384), Lodi (100) e Monza (100) per una superficie complessiva che, secondo gli ultimi dati Istat disponibili, supera i 50mila metri quadrati.
“La passione per la zolla non sembra avere crisi” spiega l’ente tramite una nota stampa. Da un’analisi statistica a livello regionale emerge, infatti, che dal 2012 a oggi il numero di orti urbani nei Comuni capoluoghi di provincia è passato da duemila a 2.800, con una crescita del 40% e un’estensione complessiva di 160mila metri quadrati, secondo l’Istat . Tra i capoluoghi lombardi, secondo l’Istat, la città con la maggior superficie pubblica dedicata alla coltivazione “fai da te” è Milano con oltre 52mila metri quadrati. Lodi ne conta poco più di mille, mentre Monza secondo una stima della Coldiretti Interprovinciale supera i 4mila metri quadrati.
E proprio nel Milanese, a Cassina de Pecchi, è da poco nata la prima rete di orti urbani della città metropolitana ideata da Guglielmo Stagno d’Alcontres, socio Coldiretti e titolare della Cascina Pirola, con 200 orti dati in “adozione a distanza” e una maxi area condivisa coltivata a frutta e verdura, dove i consumatori possono accedere liberamente per raccogliere in autonomia i prodotti stagionali che più preferiscono.
“Gli italiani – spiega Alessandro Rota, Presidente della Coldiretti di Milano, Lodi, Monza Brianza – sono diventati un popolo di ‘hobby farmers’, come dimostra la crescente domanda di orti da affittare o la comparsa sui balconi di spazi riservati a piantine e erbe aromatiche”. Secondo Coldiretti con l’arrivo del caldo sono oltre 20 milioni gli italiani che si sono messi al lavoro per dedicarsi alla coltivazione di frutta e verdura con la percentuale di appassionati tra i giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni che è salita al 50,8% ed ha sorpassato quella degli over 65 che è del 47,9% secondo il Censis. E che il fenomeno sia in crescita lo conferma anche il trend positivo delle piantine da orto. “Dal 2011 a oggi – spiega Marcello Doniselli, Presidente di Assofloro Milano, Lodi, Monza Brianza – le loro vendite sono aumentate di circa il 10-15 per cento e il successo riguarda tutte le tipologie”.
Ma come si fa a realizzare un orto perfetto?ECCO LE DIECI REGOLE D’ORO
- spazio giusto: è necessario individuarlo. L’orto in piena terra è la soluzione migliore. Per chi non ha il giardino, il balcone o il terrazzo sono una buona alternativa. L’importante è che siano soleggiati e ventilati;
- stagionalità: occorre conoscerla. A ogni periodo dell’anno il suo prodotto. Per sapere quando e cosa coltivare è utile dotarsi di un calendario delle semine con indicate le fasi lunari;
- giusto tempo: gli orti, anche quelli di piccole dimensioni, necessitano di cure quotidiane. Se si ha poco tempo il consiglio della Coldiretti è di comprare le piantine già sviluppate e trapiantarle;
- buona terra: è garanzia di risultati. Per mantenere un buon livello di fertilità è meglio scegliere compost vegetale biologico o terriccio universale;
- semi e piantine: ci sono selezioni da fare e regole da rispettare a seconda che si lavorino ortaggi a ciclo lungo (fagioli, piselli, fave) o a ciclo corto (ravanelli, rucola o carota);
- trapianto: si realizza quando le dimensioni della piantina superano quelle del recipiente. E’ possibile cambiare più volte il vaso aumentandone man mano la grandezza;
- acqua: per un’adeguata crescita alle colture il terreno deve essere sempre umido, ma mai bagnato, secondo la Coldiretti. Le innaffiature vanno regolate a seconda della temperatura e dello sviluppo delle piante;
- temperatura: è importante fare attenzione all’andamento del tempo. A marzo e ad aprile il rischio di gelate notturne è ancora alto: è bene quindi proteggere le piantine con dei teli isolanti;
- parassiti: formiche, mosca degli orti, ragnetti rossi e bruchi sono i principali insetti che possono arrivare a creare seri problemi alla produzione. Per limitare questi attacchi, oltre a usare prodotti specifici, è bene scegliere ortaggi che si adattano meglio al clima e al territorio dove si vive;
- costi: realizzare un orto in giardino, secondo Coldiretti, ha una spesa contenuta. Tra terra, piantine o semi, concime e strumenti di lavoro, l’investimento si può stimare intorno ai 250 euro per un orto di 20 metri quadrati “chiavi in mano”.