“Per una stella”: la Grande Guerra rivive grazie alle vimercatesi di “ArteVOX”

La compagnia teatrale ArteVOX di Vimercate ha presentato venerdì 22 maggio il grande progetto culturale dedicato alla Prima Guerra Mondiale.
La compagnia teatrale ArteVOX di Vimercate ha presentato venerdì 22 maggio il grande progetto culturale dedicato alla Prima Guerra Mondiale e alle molte sfaccettature di un pagina così importante per il nostro Paese.
“L’obiettivo principale di “Per una stella” è ricordare alle nuove generazioni cosa realmente accadde in quegli anni – ci spiega Marta Galli, titolare di ArteVOX – lo faremo attraverso uno spettacolo teatrale, due libri, una mostra di quadri e con il supporto delle nuove tecnologie.”
Lo spettacolo, tratto da una storia vera, debutterà in anteprima il 13 giugno, al Teatro Civico di Parabiago, e sarà in programma dal 1 al 6 dicembre 2015 al Teatro Elfo Puccini di Milano.
“Durante la Prima Guerra Mondiale la Piccola Rosa Anna vive a Franzensfeste, l’attuale Fortezza, in Alto Adige – ci spiega Marta Galli – il padre Franz, che combatte con gli austriaci, durante un congedo, torna a casa e trova la figlia gravemente malata: le promette di tornare e portarle una stella alpina come regalo. Durante la battaglia tenta di prenderne una, finisce sotto il tiro di un soldato italiano, che lo uccide. Quella Stella Alpina rimasta nella mano morta del padre, verrà data al giovane italiano che uccide Franz e che dopo alcuni anni diventerà il marito di Rosa Anna: la Stella sarà quindi il filo conduttore della storia che ha intrecciato il destino di due popoli prima divisi dalla guerra e da un confine che succissivamente sparirà.”
Nella seconda metà del 2015 ci sarà anche la mostra itinerante con cinque quadri sull’“Iconografia emotiva della Grande Guerra” realizzati da Rossana Maggi.
Autrici di questo grande progetto tutto al femminile, cinque giovani tra i 28 e i 38 anni, di cui tre di loro sono vimercatesi: Marta Galli, Elena Lah e Rossana Maggi. Protagonista sul palco sarà un altro vimercatese, Tommaso Banfi, attore affermato che ha frequentato l’Accademia Paolo Grassi di Milano.
Un lavoro durato in totale, dall’ideazione alla realizzazione, circa due anni e che è stato riconosciuto e sostenuto con contributi da Regione Lombardia nell’ambito del bando di valorizzazione della memoria del centenario. Il patrocinio è arrivato anche dalla Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale del Consiglio dei Ministri e da due importanti istituzioni museali come il Museo Storico del Trentino e il Museo del Risorgimento di Roma.
foto di Duccio Agresti