Artigiani. Barzaghi: “Che fine ha fatto la riforma delle tasse sugli immobili?”

15 giugno 2015 | 00:47
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Artigiani. Barzaghi: “Che fine ha fatto la riforma delle tasse sugli immobili?”

In media, in due anni ciascun imprenditore ha subito un aumento di 138euro della pressione fiscale sugli immobili produttivi.

Il fisco colpisce capannoni, laboratori, strumenti di lavoro con una ‘giungla’ di aliquote diverse. Le elaborazioni dell’Ufficio studi di Confartigianato mostrano che l’aliquota media di Imu e Tasi a livello nazionale è del 9,97 per mille, e che – tra il 2012 e il 2014 – la tassazione sugli strumenti di lavoro delle imprese è aumentata del 18,4% (mentre nello stesso biennio le tasse sulle abitazioni principali sono diminuite del 10%). In media, in due anni ciascun imprenditore ha subito un aumento di 138euro della pressione fiscale sugli immobili produttivi.

«Su laboratori, macchinari, capannoni – sottolinea Giovanni Barzaghi, Presidente di APA Confartigianato Imprese – si concentra un prelievo fiscale sempre più forte, aggravato dalle complicazioni derivanti dalla diversificazione delle aliquote. È assurdo tassare gli immobili produttivi delle imprese come se fossero seconde case o beni di lusso. Come si può essere competitivi con una zavorra tanto pesante sulle spalle? Che fine ha fatto l’annunciata riforma della tassazione immobiliare all’insegna della semplificazione e della riduzione delle aliquote?».