Cappellificio Scotti, dal tramonto all’alba per il via libera in consiglio comunale

Il discusso piano d’intervento presentato dall’ex sindaco Faglia è stato approvato dopo una seduta fiume di dieci ore
Dal tramonto all’alba. Potrebbe essere intitolato così il Consiglio comunale di Monza andato in onda fra mercoledì pomeriggio e giovedì mattina. Dieci ore filate di polemica serrata per approvare il discusso piano integrato di intervento per il recupero dell’ex Cappellificio Scotti.
Un progetto presentato dall’ex sindaco di centro sinistra, Michele Faglia, che prevede la trasformazione di questi 16 mila metri quadrati vicini a Villa Reale in un moderno quartiere residenziale: 90 appartamenti, piste ciclabili, parco pubblico, un auditorium da 400 posti e una scuola di musica. La seduta, iniziata giovedì pomeriggio, si è conclusa alle 5 del mattino col voto favorevole del centro sinistra.
Ma l’opposizione di Forza Italia e Lega è stata millimetrica. In aula hanno manifestato dubbi sulla reale gratuità dell’auditorium (costo cinque milioni di euro di cui tre di oneri che secondo l’opposizione il Comune non incasserà) e perplessità sull’opportunità politica dell’intera operazione. “Michele Faglia – spiega Martina Sassoli, consigliere di Fi – era presidente della commissione Urbanistica e consigliere comunale poco prima che si firmasse il documento di inquadramento che ha stabilito quali sono le aree di intervento in città”.
La replica del centro sinistra non si è fatta attendere. “Le polemiche sono del tutto strumentali visto che a tutte le perplessità che ha sollevato a mezzo stampa era già stata data ampia risposta durante le due sedute istruttorie della Commissione da me presieduta- ha dichiarato Marco Lamperti, consigliere comunale Pd – , questa è migliore proposta di recupero che abbia mai visto da che sono presidente della commissione Politiche del territorio”. In particolare, il sindaco Roberto Scanagatti punta molto sull’auditorium per il rilancio culturale della città.