Ceriano Laghetto: scoperto in un cortile “ostello” abusivo per immigrati

Un “ostello” abusivo per immigrati. E’ questa la scoperta fatta dalla Polizia Locale, insieme ai Carabinieri, in seguito ad un blit “blitz” condotto all’alba a Ceriano Laghetto. L’operazione delle forze dell’ordine ha portato alla scoperta di una sorta di “ostello” abusivo per immigrati, costretti a vivere in precarie condizioni igieniche dietro pagamento non in regola.

Gli uomini della Polizia locale e dei Carabinieri, dopo le segnalazioni di alcuni cittadini che indicavano un sospetto via vai di stranieri, sono intervenuti in un cortile di via I° maggio per un sopralluogo all’interno di un appartamento. Nel corso dei controlli, Carabinieri e agenti di Polizia locale, hanno trovato nell’abitazione quattro uomini di origine pakistana, due dei quali privi del permesso di soggiorno. L’appartamento è di proprietà di un loro connazionale. All’interno dei locali, sono stati trovati sette posti letto che presumibilmente venivano utilizzati a rotazione da diversi ospiti per un periodo temporaneo. La presenza di “ospiti” però non era mai stata segnalata, come da obbligo di legge, in Comune. I due con permesso di soggiorno sono stati invitati a regolarizzare la loro posizione unitamente al proprietario dell’immobile, mentre per i due immigrati clandestini sono scattate le operazioni di rito ovvero: foto – segnalamento e successivo accompagnamento presso l’Ufficio Immigrazioni della Questura di Milano.

Al proprietario dell’immobile verranno quindi notificate sanzioni amministrative pari a mille euro per la mancata comunicazione.  “E’ anche con operazioni come queste che si combatte contro il degrado e per la sicurezza del territorio, che inizia proprio dall’avere conoscenza delle presenze e dalla verifica dei loro requisiti di regolarità” -commenta il sindaco Dante Cattaneo. “Ringrazio la Polizia locale, i Carabinieri e tutte le persone di Ceriano che, avendo a cuore il proprio paese, di fronte a situazioni sospette o palesemente irregolari, non si voltano dall’altra parte, ma segnalano agli uffici preposti”.