Matteo Scibilia contro TripAdvisor: “No a false recensioni e anonimato”

Matteo Scibilia aderisce alla campagna di Italia a Tavola #notripadvisor e straccia il certificato coi pallini verdi. Tripadvisor difende il suo operato. Un dibatitto che è solo all’inizio…
Passa anche da Ornago la critica a TripAdvisor. Tra quelli che stanno aderendo alla campagna #NotripAdvisor c’è anche Matteo Scibilia, lo chef dell’Osteria della Buona Condotta.
Al posto del certificato di eccellenza del noto portale, la rivista “Italia a Tavola” propone di esporre una vetrofania con scritto “Locale No tripAdvisor”. E Scibilia, che ricordiamo per dovere di cronaca collabora con la rivista, ha deciso di prendere una posizione netta e ha stracciato il certificato di eccellenza TripAdvisor. Un gesto di dissenso forte dato che il portale è il numero uno al mondo nel campo della opinioni su come si mangia e come si alloggia.
“A noi le recensioni ci fanno bene, altroché. Ciò che non ci sta più bene sono le false recensioni e quelle anonime” – spiega lo chef che aggiunge – Per questo ho preso posizione contro TripAdvisor e il sistema di anonimato, false recensioni e classifiche truccate”.
Ma che cosa sta succedendo? E perchè? Ecco la spiegazione di Matteo Scibilia:
La parola allora ad Alberto Lupini, direttore della rivista Italia a Tavola: “La nostra non è una guerra di retroguardia, ma una campagna civile e di comunicazione che non vuole demonizzare nessuno. La nostra vetrofania attesta che in quel locale non si bara e ci si rimette al giudizio del cliente”. In diversi editoriali il direttore della rivista accusa il colosso delle recensioni di non esercitare la adeguato controllo su chi scrive e pubblica. Un diritto di critica che per essere esercitato deve essere supportato da un’effettiva esperienza in quel locale. “Chiediamo che chi scriva esibisca uno scontrino o una foto che testimoni di essere stato in quel ristorante o bar”.
Ecco qui due video e l’editoriale completo per approfondire la questione portata a avanti dalla rivista:
Ricordiamo quindi la decisione “storica” dell’Antitrust che ha inflitto recentemente una multa di 500 mila euro a TripAdvisor Italy Srl e TripAdvisor Llc, la società statunitense che gestisce il sito di recensioni per “pratica commerciale scorretta” sulle recensioni online degli alberghi. “Nel pubblicizzare la propria attività – secondo l’Autorithy – TripAdvisor “enfatizza il carattere autentico e genuino delle recensioni, inducendo così i consumatori a ritenere che le informazioni siano sempre attendibili, espressione di reali esperienze turistiche”.
TripAdvisor piace sia ai consumatori sia ai ristoratori o albergatori, non c’è dubbio. L’importante, però, che le recensioni siano autentiche e frutto di un’esperienza reale. “Crediamo fermamente che il nostro sito rappresenti una forza positiva sia per i consumatori sia per l’industria dell’ospitalità. – ha risposto TripAdvisor all’Antitrust – Combattiamo le frodi con forza e abbiamo molta fiducia nei nostri sistemi e processi”.
Foto da Italia a Tavola.net