Seveso città aperta, il Consiglio comunale verrà filmato e condiviso con i cittadini

Seveso città aperta, almeno alle informazioni. Lo dichiara con orgoglio Giorgio Garofalo, presidente del Consiglio comunale, rendendo pubblica la decisione di autorizzare le registrazioni audio e video delle sedute del Consiglio comunale.

«Una novità in coerenza con i tanti atti di trasparenza e apertura alla partecipazione finora prodotti – commenta Garofalo, che per l’occasione ha anche inaugurato l’hashtag #SevesoCittàAperta -, come la pubblicazione sul sito internet del Comune di tutte le riunioni pubbliche, così che i cittadini interessati sappiano di cosa si discute e pertanto possano partecipare, e la pubblicazione dei verbali delle riunioni nella nuova sezionedel sito».

È stato il Movimento 5 Stelle cittadino a inoltrare la richiesta, che, dopo essere stata esaminata dai gruppi consiliari in una riunione dedicata, è stata accettata. D’ora in poi (la decisione è stata presa a fine maggio) sarà dunque possibile non solo seguire il diretta streaming le sedute del Consiglio comunale, come già avviene da tempo a Seveso, ma anche rivederle a posteriori sul sito internet.

Il prodotto video dovrà sottostare ad alcune regole per garantirne l’oggettività: non potrà essere tagliato, montato o modificato in alcun modo, e le riprese dovranno essere effettuate con inquadrature a campo lungo o medio, per dare una visione d’insieme della riunione. No a primissimi piani e dettagli.

«È un passaggio importante per l’amministrazione, per la città, per tutti noi. E ne sono contento – dice ancora Garofalo. E conclude -: Voglio ringraziare pubblicamente, visto che personalmente l’ho già fatto, Massimiliano Albericci, il cittadino che ha firmato la richiesta, e tutti i consiglieri comunali che hanno contribuito al dibattito, a mio parere necessario, e che ha portato ai risultati che speravo. Sono certo che continuando su questa strada si possa ascoltare e rispondere efficacemente al bisogno di trasparenza dei nostri cittadini: così che possano fidarsi sempre più delle istituzioni democratiche».