Sport Management di pallanuoto va via da Monza per problemi insormontabili

Il giorno dell’addio: oggi al centro natatorio Pia Grande il presidente della Sport Management, Sergio Tosi, ha annunciato ufficialmente l’abbandono di Monza da parte della squadra di pallanuoto di Serie A1.
Il giorno dell’addio: oggi al centro natatorio Pia Grande il presidente della Sport Management, Sergio Tosi, ha annunciato ufficialmente l’abbandono di Monza da parte della squadra di pallanuoto di Serie A1.
La società veronese si era trasferita nell’impianto brianzolo nel 2013, cioè due anni dopo aver vinto il bando di gara per la sua gestione. In queste due stagioni sportive a Monza ha prima disputato le gare del campionato di Serie A2, ottenendo la promozione nella massima serie, che quest’anno ha onorato alla grande conquistando un terzo posto finale qualificante per la prossima edizione della Champions League.
“Dal punto di vista organizzativo – ha esordito Tosi nella sala hospitality allestita dallo sponsor BPM – ci siamo distinti per vari motivi, a cominciare dalla sistemazione di questo centro natatorio. Nell’ultima stagione pare che il record delle presenze di pubblico l’abbia fatto registrare il Como, ma noi crediamo di essere arrivati secondi in questa classifica. Contro la Pro Recco in regular season c’è stato il tutto esaurito con quasi 1200 spettatori e la media stagionale, dunque comprendendo i play-off, è stata di 350 spettatori. Ultimamente si era creato un gruppo di fedelissimi (il Mastiff Club, ndr) che ci seguiva anche in trasferta. Dal punto di vista tecnico la squadra è stata superiore a tutte le aspettative. Alla presentazione della stagione dissi che si puntava alla salvezza o a qualcosa di più. Non immaginavo certo di arrivare a sfiorare la finale scudetto e a ottenere la qualificazione alla Champions League. Noi però a Monza ci siamo trovati di fronte a un problema diventato insormontabile: quello di poterci allenare tre volte al giorno nella struttura dove giochiamo. A inizio stagione avevamo deciso di proseguire nell’andirivieni da Mantova, dove vivono i giocatori e nel cui centro natatorio ci allenavamo. Come dirigenti non ci eravamo resi conto delle difficoltà incontrate da staff tecnico e atleti. Si era pensato allora di trasferire i giocatori a vivere in un hotel in Brianza, allenandosi a Monza. Ma già al sabato abbiamo notato molti mugugni al ‘Pia Grande’ per la nostra presenza. E in settimana l’impianto è sempre pieno di utenti del nuoto libero e delle attività didattiche. Insomma, la casa dei nostri pallanotisti era questa, ma non hanno mai potuto giocare qui. Tra l’altro al ‘Pia Grande’ opera anche il Monza di pallanuoto, al quale faccio i complimenti per la promozione in Serie B, che porta avanti da anni un discorso con le giovanili piuttosto strutturato e dunque bisognoso di spazio. Con i suoi dirigenti non si è instaurata quella collaborazione che auspicavamo a causa di obiettivi diversi: il Monza vuole mantenere la sua indipendenza. La divergenza di vedute ha portato a qualche problema, sfociato in episodi gravi e addirittura in un’aggressione. Non voglio più che succedano fatti di questo genere. E non è finita: abbiamo bisogno di spazi anche per far lavorare i nostri atleti come istruttori di nuoto e pallanuoto, in quanto percepiscono un rimborso spese non solo per giocare. Noi assicuriamo loro un lavoro anche alla fine della carriera agonistica. Il capitano Leonardo Binchi, ad esempio, ha deciso di non giocare più e lavorerà in uno dei centri natatori da noi gestiti in Toscana. Anche il serbo Predrag Zimonjić appende la calottina al chiodo e diventerà responsabile del settore giovanile. Insomma, a malincuore, dati anche gli investimenti fatti, ce ne andiamo da Monza. Fra 20 giorni la squadra comincerà già ad allenarsi perché il 4 settembre è in calendario la prima partita ufficiale della nuova stagione. Lo farà a Busto Arsizio, alle piscine Manara, impianto che gestiamo dallo scorso 1° gennaio e che conta due vasche, una da 25 metri e una da 50 metri che può essere divisa in due per permetterne lo sfruttamento in contemporanea per attività diverse. In quel centro natatorio, inoltre, l’impianto per le televisioni è già predisposto, a differenza che in quello di Monza, dove quando veniva la Rai creava un disservizio. Per quanto riguarda le abitazioni dei giocatori, a Busto Arsizio abbiamo acquistato un intero piano di un palazzo”.
Non c’è il rischio che alle piscine Manara si creino problemi di convivenza anche col Busto di pallanuoto? “L’esperienza di Monza ci ha insegnato che certi ragionamenti vanno fatti per tempo. E coi dirigenti del Busto abbiamo già concordato che le loro giovanili passeranno sotto di noi. L’Under 20, tra l’altro, sarà allenata da Marco Baldineti, il tecnico della prima squadra. Dovremmo finalmente riuscire a trasferire la sede legale da Verona a Milano attraverso la fusione con una nuova società lombarda. Anche la denominazione del club cambierà, probabilmente in Sport Management Mastiff. Non inseriremo dunque il nome di alcuna città”.
Lo sponsor non ha preso bene lo spostamento della sede di gioco, vero? “Alla BPM Banca Popolare di Milano alla fine hanno capito i nostri problemi, si sono resi conto della situazione. Spero che lo spostamento in una sede più distante da Milano non infici i rapporti futuri con noi, visto che il contratto di sponsorizzazione triennale scade nel 2016”.
L’Amministrazione comunale di Monza come ha reagito alla vostra comunicazione di trasloco? “Dal giorno dello scontro durissimo tra noi e il Monza il Comune si è tirato indietro dalla disputa, non volendo schierarsi con una parte o con l’altra. Ci è dispiaciuto non vedere più gli amministratori municipali alle nostre partite, nemmeno a quelle ‘clou’. Anche per questo abbiamo preferito sfilarci dal centro natatorio in punta di piedi. Ricordo che c’erano tariffe da pagare, perché se una signora tira fuori 70 euro per l’acquagym non si capisce perché altri non debbano pagare i debiti che peraltro erano diventati pesantini”.
Che squadra sarà allestita per la prossima stagione? “Cambierà moltissimi elementi rispetto a quella di quest’anno. Abbiamo deciso di ringiovanire la rosa. L’età media sarà di 24 anni. L’obiettivo sarà di confermare almeno il terzo posto di questa stagione per poi l’anno successivo, inserendo un paio di pedine, provare a vincere lo scudetto”.
Che ne sarà dei tifosi del Mastiff Club? “Sono tifosi non solo monzesi – ha risposto il responsabile marketing Matteo Melzi – ma anche di altri Comuni soprattutto della Brianza occidentale, dunque relativamente vicini a Busto Arsizio. Speriamo di mantenere il loro supporto e di ampliarlo con i tifosi bustocchi”.
L’addetto stampa Daniele Pernella ha voluto alla fine ricordare che al “Pia Grande” resteranno le sezioni societarie del nuoto e del nuoto sincronizzato: “In questi due anni gli atleti che si allenano a Monza hanno ottenuto risultati importanti. La squadra di nuoto sincronizzato è arrivata nona agli ultimi campionati assoluti estivi. E Carlotta Denise Faret ha vinto la medaglia di bronzo negli obbligatori del campionato nazionale invernale Esordienti A. Nel nuoto ci sono diversi elementi validi che competono a livelli nazionali e internazionali”. Il team manager della squadra di nuoto Gionatan Menga ha aggiunto: “Abbiamo registrato gli exploit di Federica Sarti Cipriani e Simone Gangemi, atleti di questa zona, la prima nei 50 farfalla, 50 dorso, 50 stile libero e 100 dorso e il secondo nei 50 stile libero, 200 stile libero e 400 stile libero”.
In conclusione è stato chiesto al responsabile del Servizio attività sportive del Comune di Monza, Roberto Citterio, presente assieme alla dirigente del Settore istruzione e attività sportive del Comune, Chiara Previdi, se l’Amministrazione municipale avesse un messaggio da portare alla conferenza d’addio dalla città della Sport Management di pallanuoto: “La Giunta è a conoscenza della decisione – ha risposto – Per l’Amministrazione la presenza in città di una squadra di così alto livello era motivo di orgoglio. Però il presidente Tosi ha spiegato lo stato delle cose in maniera oggettiva. C’è la necessità di salvaguardare innanzitutto i contenuti della concessione del centro natatorio in quanto è stato verificato che non è possibile far convivere tutte le attività. Un anno fa la Sport Management ha gentilmente applicato al Monza di pallanuoto delle tariffe agevolate, ma adesso avrà tutto il diritto di applicare le tariffe come da convenzione”.