Pedemontana, raggiunto l’accordo per il piano di caratterizzazione

31 luglio 2015 | 13:00
Share0
Pedemontana, raggiunto l’accordo per il piano di caratterizzazione

Il 29 luglio comuni e Pedemontana hanno raggiunto un accordo sul piano di caratterizzazione: durerà almeno 6 mesi e verificherà il grado di contaminazione da diossina nel suolo.

La seconda Conferenza dei servizi, tenutasi mercoledì 29 luglio in Regione Lombardia, ha avuto un esito positivo: Pedemontana e i cinque comuni della tratta B2 che da sempre richiedono un esame approfondito del territorio per verificare il grado di contaminazione da diossina hanno raggiunto un accordo sul piano di caratterizzazione.

Pedemontana ha infatti proposto un piano più approfondito (168 punti di indagine, 40 in più rispetto alla precedente, che era stata bocciata perché poco accurata, e oltre 500 campionamenti), che i rappresentanti di Seveso, Barlassina, Cesano Maderno, Bovisio Masciago e Desio hanno approvato e migliorato, chiedendo e ottenendo, con il sostegno di Nicola Di Nuzzo, presidente della Conferenza dei servizi di Regione Lombardia, altri 10 punti di indagine, in particolare nell’area tra Bovisio e Desio. Un’attenzione che sottolinea come un esame approfondito del potenziale livello di contaminazione non possa essere limitato alle ex zone A, B e “di rispetto” del 1976, ma debba considerare un ambito più esteso. Anche in termini di tempo: ci vorranno tra i 6 e gli 8 mesi per portare a termine la caratterizzazione del suolo. Dopo questo periodo di tempo sarà convocata una nuova Conferenza dei servizi per esaminare i risultati e decidere le azioni successive.

«Il piano di caratterizzazione deve avere l’obiettivo principale di fare una mappatura precisa della contaminazione da diossina – hanno evidenziato i portavoce dei comuni -, soprattutto per tutelare la popolazione, se e quando sarà realizzata concretamente l’autostrada»: le notizie più recenti, infatti, sono cariche di scetticismo circa il completamento dell’opera. Un esame accurato dei livelli di Tcdd nel terreno, tuttavia, è indispensabile a priori, tanto che anche la Provincia di Monza e Brianza ha prescritto in infittire la maglia della rete di campionamento, sempre sotto la supervisione dell’Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) e alla presenza di un tecnico incaricato dalle amministrazioni comunali. Una volta quantificata la diossina presente e la superficie territoriale coinvolta, verrà definita anche l’entità economica della bonifica.