Civette imprigionate nella canna fumaria a Usmate. L’Enpa: usate reti di protezione

L’Enpa raccomanda a tutti “di controllare regolarmente la canna fumaria, specialmente in presenza di rumori sospetti. Incidenti di questo genere non sono rari”.
Tre civette sono rimaste imprigionate nella canna fumaria di un’abitazione a Usmate Velate. A raccontare l’episodio è l’Enpa sezione Monza e Brianza che è accorsa per salvarle.
Il fatto risale al 29 giugno quando alla sede della protezione animali arriva la richiesta di intervento : una famiglia insospettiva dai rumori sul tetto ha chiamato i Vigili del fuoco che capita situazione ha chiamato i volontari dell’Enpa.
“Le tre civette (un adulto e due nidiacei di circa un mese) di cui due in precarie condizioni di salute sono state liberate e sistemate in una scatola di cartone – spiega la nota stampa dell’Enpa – I vigili le hanno consegnate a Marica, responsabile settore selvatici. Sono pieni di fuliggine persino nel becco, negli occhi e nel naso. Purtroppo per uno dei piccoli non c’è nulla da fare, è morto durante il tragitto. Anche l’adulto è molto provato e solo l’altro nidiaceo è reattivo”.
I due animali accuditi dalla volontaria sono migliorati e poi sono state trasferite al Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) di Vanzago (MI), gestito dal WWF, dove verranno curate e, a tempo debito, rilasciate.
APPELLO: L’Enpa raccomanda a tutti “di controllare regolarmente la canna fumaria, specialmente in presenza di rumori sospetti. Incidenti di questo genere non sono rari, anche se più comunemente si tratta di singoli uccelli e non di intere famiglie. Consigliamo inoltre l’applicazione di una rete di protezione sui camini che possa impedire ai volatili di caderci dentro”.
Foto by Enpa