“Mamma acido” non amata dai papá: “Ci vuole giustizia”

Ha sfregiato con l’acido il volto di chi le faceva la corte. Ora, dal carcere rivendica il diritto di essere madre: sono in molti i padri separati (lombardi e brianzoli) che rigettano con orrore l’idea.
Ha sfregiato con l’acido il volto di chi le faceva la corte, con la presunta complicità del fidanzato, mentre era incinta. Ora, dal carcere, rivendica il diritto di essere madre. Oltre all’opinione pubblica in genere però, sono in molti i padri separati (lombardi e brianzoli) che rigettano con orrore l’idea. Loro, che spesso si sono visti togliere l’affidamento dei figli pur non essendo dei criminali.
“Un papá separato che conoscevo si é ucciso, perchè gli hanno negato l’affido dei figli. Motivo? Non guadagnava abbastanza. Le pare giusto?“. Inizia cosí lo scambio di messaggi sulla questione genitori e affido, avuta con alcuni papá (questo é Paolo, resta anonimo) dopo la condivisione di un post su Facebook. Il punto era capire, dopo aver pubblicato la notizia della richiesta di Martina Levato (condannata a 14 anni per l’aggressione al suo presunto ex, Pietro) di poter fare la madre, come mai ad una persona accusata di tali crimini possa essere concesso non solo di crescere, ma anche solo di star vicino a un innocente. Così “mamma acido” si é trovata in mezzo ad un polverone fatto di pro e contro, di giudici e preti televisivi dal desiderio di rivalsa, nella speranza che il buon senso prevalga e la giustizia (che sembrerebbe propendere per l’adozione del piccolo) faccia il suo corso.
Al di là delle polemiche catto-buoniste e le speculazioni fatte in questi giorni sulla vicenda (pochi media nazionali hanno raccontato della “nuova vita” di Pietro, fatta di una maschera di plastica 18 ore al giorno e il coraggio di tornare ad uscire di casa solo la notte, per stare qualche ora con gli amici facendosi forza stretto nell’abbraccio di una coperta di buio), ci si domanda: ma il padre? Probabile spietato complice di Martina ed egualmente condannato, Stefan non ha forse lo stesso diritto di vedere sua figlio, andare anche lui in comunità? Lasciando per un momento stare l’idea che i due siano degni genitori, perché lei si è lui no? Perché Don Mazzi non si é offerto di salvare anche la sua di anima? Ci sono padri che per molto meno non vedono più i figli, mentre “mamma acido” ha il diritto di farlo. ” Certe persone non meritano di aver la gioia di esser genitori. Chi ha sbagliato è giusto che paghi e una gravidanza, o i figli, non devono essere scuse o giustificazioni per delle scorciatoie – racconta Marco Bettiol, papà separato e monzese – questa donna addirittura è arrivata a chiedere di espiare la pena da don Mazzi per tenere la creatura. Se fosse stato un padre? Sarebbe additato come delinquente e cattivo genitore , risultato? Via il figlio”. Marco é un fiume in piena, racconta decine di storie, che non possiamo riportare non essendo la sua che, però, non é da meno “ho dovuto lottare a lungo per ottenere un affido congiunto al 50 per cento. La mia ex é incinta e mia figlia dorme con il casa il suo compagno, e io ho subito decinr di calunnie e false denunce prima di poter avere i miei diritti. Mamma acido la classifico come una madre tremenda. Come paghiamo noi padri onesti, paghino le madri per i propri sbagli. Quattordici anni di carcere, da fare”.
(foto archivio MB News.it)