Seregno dice sì al baratto amministrativo. Intanto a Monza è polemica

La proposta del baratto amministrativo non è nuova in Brianza: lo scorso febbraio aveva, infatti, fatto capolino anche a Monza. In quell’occasione però vi fu la bocciatura.
Baratto amministrativo, c’è chi dice sì. A scegliere di adottare questa particolare forma di pagamento in aiuto dei cittadini morosi nei confronti dell’amministrazione, tra i numerosi comuni in Italia, anche Seregno. Nel luglio scorso, l’aula ha approvato il provedimento proposto dal Movimento 5 Stelle.
«Il provvedimento e’ importante, l’utilizzo del baratto amministrativo permetterebbe di ridare dignità a chi si vede, spesso suo malgrado, nella lista dei non pagatori e di far rientrare questi crediti come servizi, servizi che i cittadini chiedono ed il comune, sempre per i soliti tagli, non eroga. – spiega Mario Nava, capogruppo pentastellato». La giunta si e’ impegnata alla realizzazione del regolamento comunale che ne disciplinerà il funzionamento entro 120 giorni.
Ma tra i sì c’è anche chi ha detto no. La proposta del baratto amministrativo non è nuova in Brianza: lo scorso febbraio aveva, infatti, fatto capolino anche a Monza. In quell’occasione però vi fu la bocciatura da parte dell’aula. La proposta destinata, almeno per il momento, a restare solo sulla carta, era stata posta nero su bianco nell’interpellanza avanzata dal consigliere di Forza Italia Martina Sassoli. Il caso di Seregno è stato ieri, 7 settembre, portato all’attenzione del parlamentino cittadino proprio dall’esponente azzurro che ha commentato i due esiti differenti così: «Dire che non si possa fare suona tanto come un “non lo si vuole fare” e il comune di Seregno ne è l’esempio. Molti comuni in Italia, anche molto piccoli e senza l’esperienza di Monza, sono riusciti ad adottare questa forma di aiuto nei confronti di coloro che, per difficoltà oggettive, sono morosi nei confronti del comune. Oggi, come allora, mi sento di dire che nel nostro caso si è trattato di una bocciatura politica».
Capitolo chiuso? Non si può dire: la settimana prossima il consigliere Sassoli ripresenterà il testo all’aula.