Comune di Vimercate vs Cagliani: il conto dell’avvocato lo paga il Sindaco

Caso Cagliani: il sindaco annuncia che il conto dell’avvocato non sarà pagato dal comune di Vimercate.
Il sindaco Paolo Brambilla annuncia a sorpresa che il conto dell’avvocato che ha difeso il comune di Vimercate nel caso “Cagliani” non sarà pagato con i soldi dei cittadini.
A inizio settembre era stato lo stesso consigliere di opposizione del comune di Vimercate, Alessandro Cagliani, a rendere pubbliche le motivazioni del giudice che lo aveva assolto dalle accuse di diffamazione portate avanti dal comune di Vimercate per il “famoso” post pubblicato su facebook dal consigliere nel settembre 2013, nel quale aveva parlato della gestione dei rapporti fra comune e operatori privati. Lo stesso giudice Pierangela Renda, aveva anche sottolineato che, se diffamazione c’era stata, era stata fatta solo nei confronti del sindaco e dei suoi cllaboratori, senza ledere l’immagine del Comune. Da qui la volontà di Cagliani di chiedere alla Corte dei Conti se fosse giusto che il conto dell’avvocato che ha difeso il comune (5.202 euro) pagato con i soldi dei contribuenti, non dovesse invece essere pagato dal sindaco e dagli amministratori coinvolti.
Venerdì scorso, durante la seduta del Consiglio Comunale, la Lega Nord ha presentato una mozione proprio per chiedere questo ma il sindaco, prima della presentazione, ha anticipato tutti con un colpo di scena, annunciando la volontà di pagare di tasca propria l’onorario dell’avvocato, “per evitare qualsiasi strumentalizzazione politica di questa vicenda”.
“Che il pagamento dell’avvocato Scanzi avvenga da parte del sindaco mi sembra il minimo – afferma Alessandro Cagliani – ma come ho ribadito in consiglio comunale, con questa sentenza si afferma la possibilità di ogni consigliere di criticare quanto fatto dall’amministrazione e di esprimere opinioni ritenute scomode. Anche questa volta però il primo cittadino e la giunta hanno perso un’occasione per chiedere scusa per l’errore commesso dimostrando una volta di più la loro arroganza.”
Cagliani ha affermato che non chiederà alcun danno o risarcimento per questo anno e mezzo in cui è stato imputato nel processo: “Ho sempre ritenuto sbagliato querelare o denunciare un consigliere comunale o un membro dell’amministrazione – conclude Cagliani – il sindaco di Vimercate, che ritiene nonostante la sentenza, che io abbia leso l’immagine del comune, perchè non ricorre in cassazione visto che si ritiene così sicuro della propria posizione?”