Consumi energetici, le abitudini dei brianzoli ai raggi x

Pubblicata analisi di Energy saving: negli ultimi cinque anni i consumi elettrici della Provincia di Monza e Brianza hanno cambiato pelle
Dove va l’economia brianzola? A fare luce su quello che sembra essere il destino produttivo della Brianza sono i consumi energetici. Secondo un’indagine comparata di Energy Saving sul periodo 2010 – 2014, negli ultimi cinque anni i consumi elettrici della Provincia di Monza e Brianza hanno cambiato pelle: forte calo del manifatturiero nei settori più tradizionali e crescita esponenziale dei “nuovi servizi del terziario” (+41% nel quinquennio), vale a dire grafica, ricerca, consulenza tecnica, laboratori di analisi scientifica, nuovi media editoriali.
I consumi della Provincia di Monza e della Brianza si sono ridotti di un 3%, ovvero della metà rispetto al dato nazionale (-6%). A livello consumi del comparto industriale, la riduzione in calo dal 2010 al 2014 vede un calo del 5% di MB, assai più contenuto del 12% subìto dal totale Italia. I consumi nel terziario sono cresciuto del doppio (+6%) rispetto al dato italiano (+3%): in entrambi i casi si rileva come la crescita dei consumi (e quindi dell’economia) dei servizi è stata utile quanto meno a mitigare l’impatto negativo del calo dei consumi del comparto industriale. A livello domestico, il calo dei consumi MB – Italia è invece grossomodo analogo, rispettivamente -7% e -8%.
Nel territorio brianzolo l’ambito industriale più energivoro non è quello della meccanica, dell’elettronica o del mobile, ma quello chimico-farmaceutico, con un prelievo nel 2014 pari a 445 milioni di kWh su un totale industriale di 2.039 milioni di kWh (22% del totale). Ultimo elemento rilevante, ancorché di tutt’altra significatività, è il calo dei consumi per illuminazione pubblica, scesi del 6% in 5 anni.