FOTOGALLERY – La carica dei 20mila alla Color Run Monza

I partecipanti si sono lanciati, nella 5 chilometri di rettilinei e curve del circuito dell’Autodromo, divertendosi e scherzando fra le polveri di colori: rosso, blu, verde, giallo e glitter. VIDEO
Un’invasione di runner e colori. Ieri l’Autodromo di Monza si è trasformato in un arcobaleno per “The Color Run powered by ASUS”. In 20 mila si sono lanciati nella 5 chilometri di rettilinei e curve del tempio della velocità, divertendosi e scherzando fra le polveri di tutti i colori.
Sin dalle 11 del mattino musica, balli, giochi, riscaldamento muscolare e tante altre attività di intrattenimento si sono svolte al Color Village, il punto nevralgico della manifestazione. Alle 15.30 c’è stato il via alla corsa a scaglioni di circa 300 alla volta hanno invaso la pista incontrando e scatenandosi ai punti di colore. I partecipanti sono stati investiti da getti di polvere rossa, blu, gialla, verde e glitter e poi a fine scorsa è iniziata la seconda parte della festa: animati dall’energia delle Kris&Kris e di Aryfashion, giovani e tante famiglie si sono ritrovati sotto il palco per dar vita ai color blast, i lanci delle polveri colorate al ritmo della musica dei dj di Radio 105.
Soddisfatti gli organizzatori: “Abbiamo chiuso alla grande, oltre ogni più rosea aspettativa – ha sottolineato Paolo Bellino, direttore generale di RCS Sport – Vedere 20 mila runner in festa sulla pista dell’Autodromo di Monza ci ha fatto vincere una grande scommessa. Un’esperienza unica essendo stati i primi al mondo a portare The Color Run su un circuito di Formula 1”.
Un saluto ai partecipanti prima della partenza è arrivato anche dal sindaco di Monza, Roberto Scanagatti. Fra i partecipanti anche la pattinatrice sul ghiaccio Valentina Marchei e il partner di coppia di pattinaggio artistico Ondrej Hotarek.
La tappa brianzola è stata la conclusiva della stagione che ha toccato anche Torino, Firenze, Trento, Trieste, Genova, Bari e Rimini, coinvolgendo in tutto circa 120mila runner di tutte le età.
Foto di Luca Renoldi