Ex Feltrificio Scotti, Monza approva il nuovo progetto: ma in aula è polemica

Il Piano di Intervento Integrato dell’ex Fetrificio Scotti è stato approvato. In consiglio divampa la polemica.
Il Piano di Intervento Integrato dell’ex Fetrificio Scotti è stato approvato. Il via libera è giunto ieri sera nel corso di una seduta ad oltranza del consiglio comunale monzese.
Il PII approvato prevede che nell’area sita vicina il viale Cesare Battisti sorga un quartiere a cinque stelle con 90 nuovi appartamenti, un auditorium da 400 posti e una scuola di musica. Dall’ultima discussione avvenuta lo scorso giugno (al termine della quale era aggiunta l’approvazione) sono trascorsi oltre due mesi, tempo in cui è stato possibile presentare all’assise cittadine osservazioni in merito. Queste, fatta eccezione per una (che non influisce sul progetto), sono state respinte dalla Giunta.
In aula però è esplosa la polemica. «Oltre ai dubbi sulla qualità del progetto, il cui skyline sarebbe del tutto slegato dal contesto architettonico adiacente, i cittadini sottolineano come la previsione di un auditorium a gestione pubblica, la localizzazione dello stesso e la polverizzazione degli oneri derivanti, l’assenza di parcheggi e di servizi di trasporto, e l’aggravio in termini viabilistici di un’area già particolarmente congestionata quale quella di Viale Cesare Battisti, rappresentino la vera criticità del piano. – spiega il consigliere di Forza Italia, Martina Sassoli – In aggiunta, i comitati e le associazioni a tutela del verde, attraverso una specifica osservazione, sottolineano la totale incapacità dell’attuale Giunta di fare una pianificazione urbanistica seria e integrata nel contesto cittadino, ricordando come solo pochi mesi fa, la stessa maggioranza Scanagatti abbia autorizzato la realizzazione di un centro commerciale di media distribuzione presso l’ex cinema Maestoso, a pochi passi dal feltrificio Scotti». Ma non solo, il consigliere azzurro incalza: «Osservazioni ampiamente condivise e già sollevate dai gruppi di minoranza lo scorso giugno ma rispedite al mittente come “del tutto strumentali” dal Presidente della Commissione Urbanistica, Marco Lamperti. Ed è lo stesso Lamperti, insieme alla sua maggioranza, che viene sconfessato oggi da quel mondo associativo che attraverso le osservazioni presentate boccia il progetto. Noi abbiamo dei dubbi su questo intervento, ad esempio, la scomputazione di oneri per oltre 3 milioni di euro; poi l’utilità dell’auditorium da 400 persone. A questo si aggiunge la mancata individuazione di parcheggi e servizi pubblici utili per l’accesso all’auditorium, alla scuola di musica oltre alle attività commerciali previste nella piazzetta; e l’aggravio dell’asse viabilistico limitrofo a Viale Cesare Battisti. Inoltre la tempistica con cui il Documento di inquadramento è stato presentato in aula (febbraio 2013) rispetto alle dimissioni (28 dicembre 2012) da Presidente della Commissione urbanistica da parte dell’ex sindaco nonché oggi firmatario del progetto Michele Faglia».
A quanto dichiarato in aula dal consigliere di Forza Italia, ha risposto proprio il presidente della Commissione Urbanistica, Marco Lamperti (PD): «Le polemiche di Forza Italia sono assolutamente suggestive. Comprensibili però, visto che il Consigliere Sassoli non era in aula né quando sono intervenuto in fase di adozione, né lunedì quando ho spiegato il perché di quelle controdeduzioni e la bontà del progetto. Spero che, leggendo i giornali, i consiglieri di FI siano finalmente resi edotti di tutti i particolari del progetto, così da poter dormire sonni tranquilli. I millantati problemi viabilistici non esistono e basta semplicemente leggere i documenti allegati al programma integrato di intervento per poter prendere atto della valutazione tecnica che riguarda la mobilità della zona. Il tema dei parcheggi invece è già stato ampiamente affrontato in fase di adozione: lo studio tecnico allegato al PII mostra chiaramente che i parcheggi previsti sono del tutto sufficienti a servire sia la residenza, sia l’auditorium. Sull’opportunità della presentazione del progetto da parte di Michele Faglia non mi voglio addentrare in giudizi di merito, in quanto sono considerazioni che deve fare il professionista e non certo l’amministrazione comunale. Per quel che mi riguarda ho trattato questo PII esattamente come tutti gli altri e ribadisco di trovarlo di grande pregio (diversamente non avrei votato positivamente in aula). Ci tengo a sottolineare che la nostra amministrazione non sta al governo della città per conto dei comitati di quartiere o delle associazioni ambientaliste: ci ritroviamo in moltissime delle loro posizioni e abbiamo combattuto numerose battaglie insieme, ma sarebbe gravissimo se ascoltassimo solo la loro opinione senza cercare di massimizzare l’interesse per l’intera città. Le loro osservazioni sono legittime e ben accette, ma questo non significa che siano per forza giuste o da noi sempre condivisibili. La politica deve riprendersi il suo ruolo, ascoltare i cittadini, ma avere il coraggio di prendere delle posizioni, fare delle scommesse e sottoporre poi al giudizio degli elettori il risultato delle proprie azioni. Noi siamo coloro che recupereremo un’area dismessa e doneremo a Monza il primo auditorium della Brianza».