Bova vs Bernardini De Pace, caso lettera diffamatoria passa da Monza a Catania

Una lettera pubblicata su “Il Giornale” a firma dell’avvocato Bernardini De Pace ha scatenato la rabbia dell’attore Raul Bova che ha citato la più famosa divorzista d’Italia per diffamazione.
Una lettera pubblicata su “Il Giornale” a firma dell’avvocato Annamaria Bernardini De Pace ha scatenato la rabbia dell’attore Raul Bova che, ritenendola a lui indirizzata, ha citato la più famosa divorzista d’Italia, nonché ex suocera, per diffamazione.
L’udienza preliminare era prevista a fine della mattinata di oggi a Monza, ma il giudice ha dichiarato l’incompetenza territoriale e quindi andrà tutto trasmesso a Catania.
La lettera a firma della matrimonialista è stato pubblicata sul giornale l’agosto dello scorso anno, quando la separazione tra la figlia della Bernardini De Pace e l’attore italiano era ormai ufficiale. Le sue parole, secondo Bova, erano piccate e riferite a lui, mentre l’avvocato ha sempre detto di aver pubblicato lo scritto dal titolo “caro degenero vai e non tornare”, quale parte di una serie di articoli sul tema dei conflitti di famiglia, suo pane quotidiano.
La querela di Raul Bova è finita sul tavolo del Pm monzese Walter Mapelli, il quale ha richiesto per l’avvocato e il direttore del giornale un rinvio a giudizio per diffamazione. Il giudice ha però accolto l’eccezione dell’avvocato del direttore editoriale del quotidiano, rinviando tutto a Catania.
“Si ricomincia da capo, l’avvocato di Sallusti ha dimostrato che la prima copia di quel giorno non è stata stampata a Catania – dichiara ad Ansa l’avvocato Bernardini De Pace – ribadisco che quella lettera non è stata scritta per Bova, ma per qualsiasi genero d’Italia, se ha pensato che fosse per lui sono problemi suoi. Sono trentacinque anni che mi occupo di tradimenti, sono avvocato prima che ex suocera, non posso essere censurata solo perché mi è capitato un genero che ha tradito”.