Centrale unica di committenza, arriva la bocciatura di Monti

15 ottobre 2015 | 02:22
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Centrale unica di committenza, arriva la bocciatura di Monti

Il consigliere provinciale della Lega e assessore del Comune di Lazzate sostiene che non farà risparmiare soldi

La Centrale unica di committenza? Una fregatura. Il consigliere provinciale della Lega e assessore del Comune di Lazzate, Andrea Monti, no ha lesinato critiche nei confronti della giunta provinciale per la decisione di dare via libera alla Cuc, vale a dire alla centrale unica di committenza. Nelle intenzioni del presidente Gigi Ponti, la centrale dovrebbe assicurare alle amministrazione comunali un servizio più rapido e meno costoso. L’obiettivo dell’amministrazione provinciale è infatti quello di dare via a una vera e propria rete di servizi territoriali ai Comuni. Monti, però, non è convinto della bontà della situazione.

La scorsa settimana la Provincia ha presentato il progetto dei “Servizi di rete territoriale”. Oltre alla Cuc, sono stati previsti anche altri servizi “On demand” a favore delle amministrazioni comunali che vanno all’assistenza su temi legati alla gestione del personale a operazioni di marketing territoriale, passando anche per l’assistenza legale. L’operazione ha suscitato reazioni di soddisfazione da parte di diversi amministratori locali. Ma non di tutti. Non di Andrea Monti che vede la Centrale unica di committente come l’ennesima dispersione di risorse.

“Non credo che la Centrale unica di committenza si rivelerà un vantaggio per le amministrazioni comunali – ha sottolineato l’assessore -. Della questione ne ho parlato ampiamente coi tecnici del mio Comuni e sono tutti decisamente preoccupati. Secondo me, si rivelerà un costo ulteriore, non un risparmio. Dovremo svolgere tutta la procedura in Comune, ma poi dovremo spostarla in Provincia per prefezuionarla. Non mi sembra un grande vantaggio, nemmeno sotto il profilo del tempo”.