Monza battuto dal Ciliverghe Mazzano. Atmosfera surreale allo “Sterilgarda”

Terza sconfitta nel campionato di Serie D per il Monza, che esce battuto di misura dal sintetico dello “Sterilgarda” di Molinello.
Terza sconfitta nel campionato di Serie D per il Monza, che esce battuto di misura dal sintetico dello “Sterilgarda” di Molinetto dove il Ciliverghe Mazzano ha compiuto un’impresa impensabile fino a qualche anno fa.
Chi infatti si sarebbe mai immaginato di vedere la squadra biancorossa in ginocchio davanti alla compagine di un paesino della Bresciana ai più sconosciuto? Purtroppo al centinaio di tifosi biancorossi giunti a Molinetto (l’altra frazione di Mazzano oltre a Ciliverghe) è toccato assistere anche a questo dopo la recente sconfitta casalinga con l’Inveruno. Oggi il Monza ha perso male perché è bastato giocare su un campo più piccolo del solito per fare la fine della preda nella tela del ragno. Tanti passaggi orizzontali inutili e pericolosi e poca profondità hanno contraddistinto i 90’ più 4’ di recupero del match, durante i quali i padroni di casa hanno mostrato, oltre a maggiori abilità nello stretto, anche più freschezza nell’arrivare prima sulle seconde palle. Purtroppo si è dovuto constatare ancora una volta che troppi elementi della rosa non sono all’altezza di una Serie D di alto livello, a cominciare dal portiere, ruolo estremamente delicato.
Si è giocato, per vari motivi, in un clima surreale. Innanzitutto il centro sportivo, da paese di campagna, circondato da prati e con lo sfondo delle montagne. Bucolico, sì, ma ridicolo in Serie D. Furbescamente, secondo noi antisportivamente, il Ciliverghe Mazzano gioca i propri incontri non allo stadio con la tribuna grande e il campo in erba naturale grande, ma nel confinante campetto in erba sintetica, con gradinate minuscole al punto che molti tifosi hanno preferito entrare allo stadio, salire in cima alla tribuna e vedersi la partita da lì in piedi… Come tribuna d’onore e tribuna stampa viene utilizzato il tetto degli spogliatoi, solarium d’estate e, immaginiamo, frigidarium d’inverno. Se piove si prende l’acqua e, mi raccomando, “le sedie vanno riportate al bar di sotto”. Va bene il dilettantismo, ma qui siamo a livelli che neanche all’oratorio. Complimenti alla Lega nazionale dilettanti che permette tutto questo… Il match si è giocato fino al 6’ della ripresa in un clima di silenzio irreale, davanti a 400 anime che da una parte hanno dimostrato una fede incrollabile nel seguire chi il Monza e chi il Ciliverghe Mazzano, dall’altra si sono probabilmente chiesti per tutta la partita chi glielo faceva fare… Al 6’ del secondo tempo gli ultras del Monza hanno abbozzato qualche coro, ma i loro beniamini in campo non li hanno aiutati di certo a essere più convincenti nel sostegno alla squadra. È evidente che questo non è l’anno uno della rifondazione biancorossa, ma l’anno zero. Gode solo chi s’accontenta di battere la Folgore Caratese e il Ciserano.
A ricordarci le disgrazie dell’anno passato (certamente peggiori delle attuali) era presente allo “Sterilgarda” l’ex responsabile dell’area tecnica Alfredo Pasini, uno dei pochi che a Monza meriterà sempre un applauso per la dedizione al lavoro e l’impegno messo nel “tener su la baracca” mentre tanti altri fiancheggiavano gli “avventurieri” o si giravano dall’altra parte. Il “Paso” è diventato responsabile degli osservatori del Watford, club della massima serie inglese, a dimostrazione che la sua capacità di riconoscere talenti non era una montatura.
Per il match di oggi l’allenatore biancorosso Alessio Delpiano ha potuto recuperare Romeo, schierato titolare al posto di Lombardi, ma non Cetrangolo, Grandi e Uliano. Inoltre ha preferito Perini a Roveda come difensore laterale destro.
Al 2’ Prevacini tira alto dal limite. All’8’ la squadra allenata da Andrea Quaresmini passa in vantaggio grazie a un’incredibile incomprensione tra Petrachi in uscita e Ientile, con quest’ultimo che di testa finisce col passarla a Vigani, per il quale è un gioco da ragazzi insaccare di piatto a porta vuota. Il Monza non riesce a trovare varchi e ci prova con conclusioni dal limite: al 20’ un calcio di punizione di Comentale passa alto, al 33′ Romeo manda a lato di poco. Nel finale di tempo tentano anche D’Errico, ma il tiro è parato, e Soragna in rovesciata, senza successo.
La ripresa è più vivace, ma i pericoli seri per i due portieri sono pochi. Al Monza non bastano gli innesti di Lombardi e Roveda per Tripsa e Romeo per sovvertire il “tran tran” dell’incontro. Al 2′ un colpo di testa di Zagari è parato da Petrachi. Al 13’ Varola rileva Perini. Al 14′ è Battaiola a bloccare senza problemi un’inzuccata debole di Soragna. Al 17′ un bel calcio di punizione di Comentale è deviato in corner dal portiere gialloblù. Sul successivo tiro dalla bandierina si avventa come un falco Soragna di piede ma la conclusione termina a lato. 2’ dopo Soragna calcia alto da ottima posizione. Al 21′ Zagari va via in contropiede e serve Bersi che impegna severamente Petrachi. Al 23’ una conclusione insidiosa di Paderni da lontano esce a lato di poco. Al 31′ è Cattaneo ad arrivare per primo di testa ma la sfera viene spedita abbondantemente in alto. Al 38′ Lombardi su punizione costringe alla parata in due tempi Battaiola. Al 46′ un gran sinistro di Zagari, volato via in contropiede, è respinto da Petrachi. 2’ dopo Varola perde scandalosamente palla a centrocampo, ma il Ciliverghe Mazzano non ne approfitta. Al 49′, infine, il Monza ha un’ultima occasione con Ientile, ma il suo colpo di testa sfila a lato. L’arbitro Valentina Garoffolo, ancora una donna come a Carate Brianza, fischia tre volte e torna a Vibo Valentia.
Delpiano è uscito dagli spogliatoi amareggiato: “Sapevamo che questo incontro sarebbe stato difficile. Abbiamo commesso un grave errore in occasione del gol. Poi loro hanno fatto la loro partita, ma è colpa nostra se non siamo riusciti a pareggiare. Abbiamo avuto molte occasioni per rimettere la gara in piedi, ma le abbiamo sprecate. Non abbiamo cercato subito il lancio lungo per le due torri perché D’Errico nel primo tempo aveva messo in difficoltà il loro esterno basso a destra. Purtroppo nel secondo tempo non è mai riuscito a saltare l’uomo. Anche l’ingresso di Roveda era funzionale per giocare di dribbling, ma non siamo mai riusciti a farne. La partita è iniziata male ed è finita peggio”. Mercoledì prossimo alle ore 15 giocherete già al Brianteo contro la Pergolettese (che ha rifiutato la proposta del Monza di posticipare l’orario di inizio di qualche ora)… “È una buona squadra, con individualità importanti. Noi dobbiamo metter via la gara di oggi e rifarci subito. Spero di recuperare qualcuno degli infortunati. Anche Roveda non è al cento per cento, ma oggi ho dovuto chiedergli di giocare perché non avevo alternative”.
Concludiamo con la notizia che nel secondo turno preliminare di Coppa Italia di Serie D, in programma mercoledì 28 ottobre alle ore 14.30, il Monza ospiterà al Brianteo il Seregno nell’ennesimo derby stagionale.
CILIVERGHE MAZZANO-MONZA 0-1 (0-1)
CILIVERGHE MAZZANO (4-4-2): Battaiola; Bitihene, Andriani, Minelli, Paderni; Prevacini (13′ s.t. Trajkovic), Comotti, Carobbio, Bersi; Zagari, Vigani (32′ s.t. Bergamaschi). A disp.: Ferrari, Ervini, Tobia, Roma, Campo, Franzoni, Mozzanica. All.: Quaresmini.
MONZA (4-3-1-2): Petrachi; Perini (13’ s.t. Varola), Molnar, Cattaneo, Ientile; Tripsa (1’ s.t. Lombardi), Comentale, Romeo (1’ s.t. Roveda); D’Errico; Spampatti, Soragna. A disp.: Radaelli, Sokoli, Pontiggia, Fumana, Scavetta, Vettraino. All.: Delpiano.
ARBITRO: Garoffolo di Vibo Valentia.
MARCATORI: 8′ p.t. Vigani.
NOTE: calci d’angolo 3-7; ammoniti Bersi, Paderni, Bitihene, Perini e Spampatti; recupero 0′ e 4′; spettatori circa 400.