Lega Pro: Renate travolto dalla Reggiana in trasferta

Un ottimo primo tempo non basta al Renate, letteralmente travolto nella ripresa da una Reggiana cinica e spietata.
Un ottimo primo tempo non basta al Renate, letteralmente travolto nella ripresa da una Reggiana cinica e spietata, in grado di aprire, e di fatto chiudere la contesa nell’arco di cinque minuti. Il 4-0 è un passivo difficile da spiegare e soprattutto da accettare, certifica la seconda sconfitta consecutiva e la permanenza a quota 3 in coabitazione con Albinoleffe e Cuneo. Momento non facile per i nerazzurri, che dovranno ancora una volta rialzare la testa e lavorare duro per cercare di invertire l’attuale trend negativo.
Per la terza trasferta stagionale, Renate in campo con il modulo 4-4-1-1. Tante le assenze (Iovine, Valagussa, Sciacca e Chimenti) per Simone Boldini, che porta in panchina i comunque inutilizzabili Kondogbia e Napoli. In difesa si rivede dal 1′ Di Gennaro – in coppia con Teso – con Anghileri a destra e Riva dirottato a sinistra. In mediana ci sono Migliavacca (al debutto stagionale) e Graziano sulle corsie, con Malgrati e Romanò a comporrre la cerniera centrale. Ekuban prima punta con Scaccabarozzi libero si svariare e inventare alle sue spalle. In casa granata si segnala la sola assenza del centrocampista Bartolomei (Angiulli al suo posto), con Mogos in panchina e Siega a prendere il suo posto nel centrocampo a cinque. In attacco c’è il diamante Rachid Arma, assistito dall’estroso Giannone.
Partenza molto aggressiva dei ragazzi di Boldini, che sfondano subito da sinistra e per una manciata di centimetri non arrivano alla conclusione a botta sicura con Migliavacca. Pantere per nulla intimorite dal blasone della “Regia”, un segnale molto incoraggiante in una serata in cui tutti i favori del pronostico pendono dalla parte dell’undici dell’ex tecnico renatese Alberto Colombo. Il primo squillo dei padroni di casa arriva al minuto 11′, quando Giannone addomestica la sfera al limite, ma con il sinistro non inquadra lo specchio di porta. Poche, a dire il vero, le emozioni nei primi 25′ di gioco, con il Renate che tiene il campo del Mapei Stadium con grande facilità e personalità, non correndo di fatto rischi. Molti gli errori da ambo le parti, lo spettacolo, logicamente, stenta a decollare. La Reggiana cerca di prendere in mano il pallino del gioco, ma con scarso esito, visto che la manovra granata risulta troppo compassata e farraginosa. Molto possesso palla che coincide con poche chance nerazzurre di far male in ripartenza. In definitiva, match equilibrato e al contempo bloccato, in attesa delle famosa “scintilla” che possa sparigliare le carte in tavola quando sul cronometro ci avviciniamo al minuto numero 40. Finale di frazione tutta appannaggio del Renate, che in pieno recupero va vicino al gol con Graziano, su cui è decisivo il salvataggio in corner di Perilli.
Al rientro in campo, il primo intervento del match di Paolo Castelli, che dice no sul velenoso sinistro in corsa di Angiulli. Intanto, mister Boldini opera la prima sostituzione, con Valotti che rileva Migliavacca. Renate che passa ora al 4-4-2, con Graziano sull’out di destra e Scaccabarozzi sul versante opposto. Nemmeno il tempo di sistemarsi, ed ecco il vantaggio della “Regia”. Perfetto il cross basso da sinistra di Angiulli, facile il tap-in di Arma, ben appostato sul palo lontano. Il gol è un duro colpo per i nerazzurri, castigati in modo perentorio pochi giri di lancette dopo. Bruccini lascia partire un violento destro dai 25 metri, Castelli si allunga ma non può evitare un raddoppio onestamente ingeneroso. Il Renate prova a riaprire la contesa al 18′, quando Ekuban sfonda da destra in area di rigore, ma sul suo cross basso è determinante il salvataggio a corpo morto di Siega. Nel momento in cui le pantere provano a produrre il massimo sforzo per tornare in carreggiata, sugli sviluppi di un calcio di punizione mal eseguito la Reggiana colpisce con un cinismo terrificante. In campo aperto Siega è una furia, ed il suo destro a tu per tu con Castelli mette la parole fine al match. Lo ripetiamo, punizione fin troppo severa per ciò che si è visto in campo, ma tant è. Alla mezzora Ekuban ha la chance per accorciare le distanze, ma dopo aver saltato anche capitan Parola, il suo bolide mancino viene respinto alla grande da Perilli. Il digiuno di gol continua, e si acuisce un paio di minuti dopo, quando sul perfetto cross di Anghileri, Valotti in “estirada” mette il pallone sul fondo, con Perilli per una volta fuori causa. Nel finale c’è addirittura spazio per il poker reggiano, siglato dall’Mvp della partita Angiulli, freddo nel beffare Castelli con un delizioso pallonetto. La serata del Mapei Stadium finisce come peggio non potrebbe, e come nessuno avrebbe potuto immaginare dopo un’ora di gioco alla pari con una delle corazzate del girone A…
REGGIANA – RENATE 4-0
REGGIANA (3-5-1-1): Perilli; Spanò (33′ st De Biasi), Parola, Sabotic; Siega, Bruccini, Maltese (36′ st Danza), Angiulli, Frascatore; Giannone (24′ st Loi); Arma. A disposizione: Rossini, Castellana, Di Nicola, Mogos, Ceccarelli, Rampi, Meleleo. All. Colombo
RENATE (4-4-1-1):Castelli; Anghileri, Di Gennaro, Teso, Riva; Migliavacca, Romanò (2′ st Valotti), Malgrati, Graziano; Scaccabarozzi; Ekuban. A disposizione: Moschin, Solini, Acquistapace, N’Diaye, Napoli, Kondogbia. All. Boldini
ARBITRO:Sig. Zingarelli di Siena (Sig. Michieli – Sig. Nocenti di Padova)
RETI: 7′ st Arma, 12′ st Bruccini, 27′ st Siega, 41′ st Angiulli
NOTE:Serata mite con cielo sereno, terreno di gioco in ottime condizioni. Nessun giocatore espulso, ammoniti Angiulli (RG), Di Gennaro, Riva (RE). Calci d’angolo: 6-4 per il Renate. Recupero: 2′ pt + 2′ st. Spettatori: 2000 circa.
fonte: ufficio stampa AC Renate