Pedemontana e Comuni ai ferri corti, i sindaci preparano una causa legale

28 ottobre 2015 | 16:39
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Pedemontana e Comuni ai ferri corti, i sindaci preparano una causa legale

L’apertura della B1 senza opere di compensazione a livello locale ha scatenato la protesta di sette amministrazioni brianzole

I sindaci della tratta B2 fanno causa a Pedemontana. Al termine del Collegio di Vigilanza convocato in Regione Lombardia per fare il punto sull’apertura della ratta B1 di Pedemontana, già fissata per il prossimo 5 novembre, le amministrazioni di Lentate sul Seveso, Meda, Seveso, Barlassina, Bovisio Masciago e Cesano Maderno hanno annunciato il via libera al percorso amministrativo per la nomina di un legale a tutela del territorio. La decisione dei sindaci nasce da una constatazione semplice: l’apertura della B1 senza opere di compensazione a livello locale comporterà gravi ripercussioni sul traffico già congestionato della Milano-Meda e della viabilità locale.

“Abbiamo atteso le risposte che ci erano dovute per troppo tempo, ma le risorse e gli interventi promessi sono ancora sulla carta e ora ci troviamo davanti al fatto compiuto – spiega il Presidente della Provincia di Monza, Gigi Ponti, sindaco di Cesano Maderno, al termine della riunione a Milano – Non ci resta che ricorrere all’ultima via a disposizione, l’azione legale contro Pedemontana”.
Nel mirino dei sindaci il mancato rispetto dell’accordo di programma sottoscritto nel 2007 e del relativo crono programma da parte della Società Pedemontana che – sottolineano dalla Provincia – avrebbe dovuto prendersi in carico la tratta brianzola della Milano – Meda, pari a 9,5 km già da gennaio 2015.