In stazione a Lissone arriva il nuovo treno, ma i disagi per i pendolari continuano

9 ottobre 2015 | 10:50
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In stazione a Lissone arriva il nuovo treno, ma i disagi per i pendolari continuano

Nonostante il treno aggiuntivo 25007, direzione Expo, i pendolari lissonesi lamentano una situazione che non cambia. Richiedono un intervento concreto che porti davvero a un miglioramento del servizio.

Non hanno fine le lamentele dei pendolari lissonesi. Continuano  i disagi sulla tratta in direzione Milano. La ressa della mattina, i ritardi dei mezzi e il poco spazio all’interno delle carrozze sono i compagni di viaggio.

LA VICENDA – A seguito del malore di un passeggero a causa dell’altissimo affollamento del convoglio, il sindaco della città, Concetta Monguzzi, aveva inviato, in data 28 settembre, una lettera a Trenord (leggi qui il documento) per chiedere di integrare il servizio ferroviario sulla tratta Lissone-Expo, così da permettere ai pendolari di usufruire di un viaggio che sia puntuale e con convogli meno affollati. Proprio pochi giorni dopo, dal 1 ottobre, è entrato ufficialmente in vigore il nuovo treno 25007, istituito da Trenord, per agevolare i passeggeri brianzoli e smaltire il traffico ferroviario.

Ma sui binari della stazione lissonese nonostante l’aggiunta del nuovo mezzo, il malumore dei pendolari per il servizio offerto continua a persistere. A sottolinearlo è anche il Comitato Pendolari Milano-Como-Chiasso sulla loro pagina web: Dopo i primi 4 giorni di rodaggio, possiamo affermare che il nuovo treno 25007, così come è stato concepito, non funziona e non può funzionare. Anzi, per essere più precisi, in questi giorni non ha aiutato a risolvere alcuni problemi di affollamento causati principalmente dal ritardo dei treni ordinari!” si legge sul gruppo.

Le interviste – Per capire meglio la situazione giovedì 8 alle ore 7, siamo stati in stazione e abbiamo chiesto l’opinione dei viaggiatori in attesa sulla banchina. “La situazione non è cambiata e continua a non cambiare.Nonostante il  treno aggiuntivo  in direzione Expo, ritardi, disagi e caos in stazione sono all’ordine del giorno. C’è sempre il rischio di restare a terra e non sapere quando si riuscirà a prendere il treno successivo”. Con questo amaro sfogo Patrizia, pendolare lissonese che da anni utilizza i mezzi pubblici per raggiungere il capoluogo lombardo, ci racconta la difficile situazione che ogni mattina (anche giovedì 8 ottobre) continua ad esistere.

Anche Andrea, giovane studente universitario, sostiene che: “Ogni giorno, arrivo in stazione senza sapere se e quando riuscirò a raggiungere l’università per seguire le lezioni. I treni arrivano sempre stracolmi di passeggeri e sgomitare l’uno con l’altro per poter salire, è ormai una battaglia quotidiana.  So che potrei richiedere degli sconti a Trenord per questi disservizi, ma sono più le perdite di tempo e il poco rimborso che otterrei che mi hanno fatto già rinunciare all’idea.
”Aggiunge, inoltre, in corsa verso il convoglio per non perdere il posto: “Paghiamo moltissimo per un servizio che non funziona o funziona a singhiozzi, come pendolari chiediamo solo di poter arrivare al lavoro o in università in orario e con vagoni consoni ad un trasporto di qualità”.