Un “giallo” da scoprire: ecco come nasce lo “Zafferano Padano”

Marco, Alessandra e Fabio, sostenuti dal “Consorzio Brianza Che Nutre” vi aspettano a Ronco Briantino per scoprire il rituale della raccolta dello zafferano.
Una mattinata all’insegna del “giallo”. Sabato 31 ottobre, a Ronco Briantino in Via Brigatti 60, Marco, Alessandra e Fabio, sostenuti dal “Consorzio Brianza Che Nutre”, vi aspettano per scoprire il rituale della raccolta dello zafferano. Per tutti coloro che avessero il piacere di conoscere “la vita nei campi” è possibile partecipare all’open day tramite iscrizione inviando una mail a info@vogliadiverde.it (Per prendere l’appuntamento clicca qui)
Questi tre audaci giovani, nel 2011, hanno dato inizio alla coltivazione dello “zafferano padano”, che si presenta come unica nel nostro territorio. Da pochi anni, infatti, anche la Brianza ha deciso di dedicarsi alla produzione di questo prodotto: lo zafferano vero (noto come crocus sativus) è una pianta della famiglia delle Iridaceae, coltivata in Asia minore e in molti paesi del bacino del Mediterraneo. In Italia le colture più estese, al momento, sono collocate nelle Marche, in Abruzzo e in Sardegna; altre zone di coltivazione altrettanto degne di nota si trovano anche in Umbria e in Toscana.
La spezia denominata “zafferano” si ricava da una particolare sezione delle pianta denominata stimma: grazie a questi piccoli filamenti la pianta viene spesso collegata al mondo della cucina, ma viene utilizzata anche per la preparazione di alcuni medicinali.
Marco Cogliati, del consorzio Zafferano Padano, dichiara fiero:“Raccogliamo a mano, con delicatezza, per non rovinare i fiori. Gli stimmi vengono poi staccati uno a uno e successivamente essiccati. Così si conserva il gusto e le proprietà medicinali del nostro zafferano a km 0.”
Ultimo aggiornamento: venerdì 30 ottobre ore 11.14