Alcatel Vimercate: ad un anno da Renzi, 19 persone in meno. Sindacati protestano

Venerdì 6 novembre sindacati in presidio davanti alla mensa dell’Energy Park ad un anno dalla visita di Matteo Renzi.
Venerdì alle 12 i rappresentanti di Fim, Fiom e Uilm di Monza e Brianza si fermeranno davanti all’ingresso della mensa interaziendale dove mangiano ogni giorno anche i dipendenti di Alcatel-Lucent. E venerdì non sarà un giorno qualunque, ma sarà passato perfettamente un anno dalla visita che il premier Matteo Renzi fece all’azienda multinazionale e ci furono anche diverse proteste (leggi qui la cronaca di quel giorno): “Quel giorno Renzi fece una visita spot in azienda, definendola un’eccellenza e dicendo che rappresentava il futuro dell’Italia con grandi potenzialità, anche sul piano occupazionale – afferma Gigi Redaelli, segretaio Fim Cisl – Alcatel in questo anno non ha assunto, anzi poche settimane fa ha licenziato 19 dipendenti in modo unilaterale, tre dei quali rappresentanti sindacali.”
Prima della visita di Renzi, Alcatel aveva dichiarato 586 esuberi: numeri che nei mesi successivi si sono ridotti, con il passaggio di quasi la metà di loro alla Siae Microelettronica di Cologno Monzese.
La forza lavoro dell’azienda è stata fortemente ridotta durante questi 365 giorni, forse anche in vista dell’imminente fusione di Alcatel con Nokia: “Alcatel Lucent, molto probabilmente per pagare un pegno a Nokia – afferma Gigi Redaelli, segretario generale aggiunto Fim Cisl Monza Brianza Lecco – ha licenziato in modo unilaterale delle persone, imprimendo un forte cambiamento negativo nelle relazioni sindacali che avevano visto le parti sino ad oggi trovare, magari con fatica, soluzioni condivise per la gestione delle diverse riorganizzazioni che hanno profondamento cambiato la presenza di questa azienda in Italia”.
Ecco quello che disse il segretario della CGIL, Maurizio Laini, il giorno della visita di Renzi a Vimercate, non sbagliando la previsione.