Calcio in crisi. Frase “bomba” del presidente Colombo: “Promozione in 2 anni o me ne vado”

4 novembre 2015 | 09:30
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Calcio in crisi. Frase “bomba” del presidente Colombo: “Promozione in 2 anni o me ne vado”

“Se il Monza non sarà promosso entro il 2017 potrei regalarlo al sindaco”. “Stiamo pensando di far lavorare i giocatori”. Queste le due frasi “bomba” del presidente della società calcistica cittadina Nicola Colombo.

“Se il Monza non sarà promosso entro il 2017 potrei regalarlo al sindaco”. “Stiamo pensando di far lavorare i giocatori: devono imparare cos’è il sacrificio”. Queste le due frasi “bomba” del presidente della società calcistica cittadina Nicola Colombo nel corso della conferenza stampa straordinaria tenutasi oggi pomeriggio al centro sportivo Monzello.

Straordinaria perché convocata in mattinata una quarantina di ore dopo lo squallido 0-0 maturato al Brianteo al termine della partita col Sondrio, ultimo in classifica con ancora 0 vittorie all’attivo. Con quello dell’altroieri la compagine biancorossa ha racimolato la miseria di 3 punti nelle ultime 5 gare, sprofondando dal settimo al tredicesimo posto. Con 13 punti complessivi si trova ormai a 15 lunghezze dalla capolista Piacenza. Considerando che nei professionisti ne sale solo una, per questa stagione non rimane che pensare solo a salvarsi.

Il presidente si è seduto in mezzo al direttore sportivo Filippo Antonelli Agomeri e all’allenatore Alessio Delpiano. Davanti a sé sul tavolo ha aperto un’agenda sulla quale si è posato un fascio di luce che sembrava provenire dal cielo. Come Mosè ha letto le tavole della legge divina, ma in questo caso più che l’ispirazione dal Creatore gli appunti sono stati il frutto di un’accesa discussione, come da lui stesso dichiarato con un po’ di contraddizione: “Con il d.s. e l’allenatore ho avuto un confronto sereno ma pesante. Va bene che la squadra è nuova, va bene avere un po’ di tempo, ma poi l’abbiamo aggiustata a settembre e il rendimento è lo stesso molto deludente per tutti, in primis per me. Se a Grumello del Monte nel primo tempo e col Seregno in Coppa Italia di Serie D nel secondo tempo si era vista una squadra compatta e determinata, l’altroieri l’elettroencefalogramma era piatto. Ho dunque parlato con Delpiano e Antonelli Agomeri per capire cosa possiamo fare per cambiare questa situazione. Delpiano è molto motivato a proseguire con noi, ma ho concordato con lui che dalla prossima partita esigiamo un comportamento della squadra molto diverso. Figure come quelle di domenica io non ne voglio più fare. Nelle prossime cinque partite noi tre valuteremo le persone che meritano di continuare a vestire la maglia del Monza. A dicembre chi non la merita andrà via, anche se in passato ha giocato ad alti livelli. I nuovi innesti saranno scelti da Delpiano di concerto con Antonelli Agomeri. Naturalmente a fine stagione vedremo dove saremo arrivati e io farò le scelte del caso. Ora io, il d.s. e l’allenatore siamo in totale sintonia: ieri mattina lo eravamo meno”.

Come mai l’altroieri non ha visto la partita in Tribuna Vip? “Ero abbastanza teso e ho voluto assistere ai primi 15′ in piedi, poi mi sono fermato nella parte inferiore della Tribuna”.

Sei giorni fa aveva dichiarato che finché lei sarà presidente del Monza Antonelli Agomeri sarà il d.s.: oggi ha detto che sono tutti in discussione… “Filippo lo conosco da soli tre mesi… Ma se le cose continuano in questo modo va a finire che me ne vado via io. Per questa stagione l’obiettivo era la costruzione di una squadra che l’anno prossimo potesse puntare a vincere il campionato. Ora come ora non vedo però questo processo di costruzione. Da adesso in avanti la squadra dovrà avere un atteggiamento diverso, essere molto più propositiva. Bisognerà cercare di vincere le partite fin dal primo minuto. Secondo me le possiamo vincere tutte perché nelle prime giornate abbiamo battuto squadre che sono nei primi posti della classifica. Riguardo alla prossima stagione, se non si riuscirà a salire di categoria andrò dal sindaco e gli cederò la società gratis e senza debiti. Venerdì scorso ai rappresentanti del Monza Club avevo detto nel 2018, ma se si gioca così mi stufo prima”.

Delpiano ha ammesso umilmente di aver sbagliato l’impostazione dell’incontro col Sondrio “fanalino di coda”: “La penultima partita l’abbiamo iniziata col piglio giusto, quello che piace al presidente, l’ultima no. Vorremmo che tutti i giocatori rendessero al massimo delle loro possibilità, ma così non può essere dopo soli tre mesi. Però questa squadra deve avere l’atteggiamento del suo presidente, deve avere l’atteggiamento che questa piazza merita. Io sono stato prudente l’altroieri perché avevo visto cos’era successo a Grumello del Monte: forse contro l’ultima in classifica lo sono stato troppo”.

Colombo ha aggiunto: “I giocatori si devono liberare delle loro paure e giocare a calcio, perché sono convinto che lo sanno fare. Forse l’ambiente del Monzello è stato fin troppo sereno sinora. Da questa settimana il mercoledì l’allenamento sarà doppio. E per il venerdì stiamo pensando di impegnare i giocatori a lavorare qua il mattino, magari come giardinieri: devono imparare anche un po’ di sacrificio”.

A proposito di atteggiamenti non confacenti alla storia del Monza, Delpiano ha dichiarato: “Ho notato dei comportamenti ‘leggeri’, di gente che non si rende conto della realtà in cui è. Dobbiamo tutti cercare di cambiare rotta il prima possibile”.

Antonelli Agomeri ha insistito sul concetto: “Tutti i giocatori devono dimostrare di essere da Monza: ci vuole volontà e sacrificio”.

In chiusura Colombo ha parlato dei pezzi pregiati della squadra (“D’Errico ha detto che sta bene qua, mentre Soragna non lo so”) e di sponsor (“Si vede la luce in fondo al tunnel. C’è un’impresa del territorio che probabilmente sarà il main sponsor e poi una multinazionale. Avremmo bisogno di altre persone che diano una mano entrando in società”). Attualmente il club è per l’83% della holding Discanto (di proprietà di Colombo e del padre Felice), per il 15% del vicepresidente Carmine Castella e per il 2% dell’Associazione Cuori Biancorossi. A proposito di quest’ultima, Matteo Fraschini, presidente dell’ex comitato e team manager della prima squadra, si dimetterà nei prossimi giorni dalla carica di consigliere della Ssd Monza 1912 per lasciare il posto al presidente della neonata associazione Matteo Sala.

Tornando al campo, domenica prossima alle ore 14.30 il Monza giocherà in località neutra e a porte chiuse a causa di una pesante squalifica inflitta nelle scorse settimane all’Olginatese per il comportamento violento di un proprio tifoso. La sede scelta per il match è lo stadio Amanzio Toccalli di Morbegno, in provincia di Sondrio, sul cui terreno di gioco lo scorso 24 settembre il Monza ha battuto la squadra locale di Prima Categoria per il Memorial “Amici di Francesco”.