Fiab – Monza in bici, al via il tesseramento 2016: “Chiediamo strade sicure!”

23 novembre 2015 | 10:38
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Fiab – Monza in bici, al via il tesseramento 2016: “Chiediamo strade sicure!”

Presentato “albero delle piste ciclabili”, un manufatto atto a promuovere la discussione e l’approfondimento della mobilità ciclistica a Monza.

E’ partita ufficialmente la campagna di tesseramento “Fiab Monza in bici 2016”. Domenica mattina l’associazione degli “amici delle due ruote” e della mobiltà dolce è scesa in piazza con un gazebo allestito in Largo Mazzini.  Grande novità di quest’anno è stata la presenza dell’ “albero delle piste ciclabili”, un manufatto atto a  promuovere la discussione e l’approfondimento della mobilità ciclistica a Monza. L’albero delle ciclabili è stato realizzato raccogliendo dati dalle 140 associazioni FIAB sul territorio nazionale.

Nell città di Teodolinda, secondo i dati raccolti, i km ciclabili sono 28. La prima uscita del tesseramnto 2016 ha avuto buoni risultati: diversi infatti le nuove iscrizioni oltre ai rinnovi. «Quelle indicate dall’albero sono le più significative e come al solito a Monza siamo in bassa classifica. Anche se rapportiamo il numero dei chilometri agli abitanti, risultiamo in fondo alla classifica. Naturalmente il dato delle ciclabili non è fondamentale, anche se fotografa una situazione di mobilità ciclistica. Infatti, nella maggior parte dei casi, le ciclabili sono poco utilizzabili a causa della mancanza di manutenzione, buche, mancanza di segnaletica e attraversamenti mal segnalati. Inoltre le ciclabili generalmente sono scollegate tra loro. Quello che serve è la moderazione del traffico, ridurre le velocità per evitare incidenti gravi. – ha spiegato Massimo benetti, fondatore di Fiab Monza in bici».

Da tempo, infatti, l’associazione monzese ha avviato una campagna di sensiblizzazione sull’adozione dei 30km orari (leggi l’articolo sul flash mob). Una richiesta nata perchè, secondo Fiab, la maggiora parte dei sinistri che vede coinvolti i ciclisti avverrebbe proprio nelle arterier cittadine. «La moderazione del traffico per rallentare le velocità in città ed evitare incidenti gravi è tra gli aspetti più importanti – prosegue Benetti – Questa la si ottiene mediante strutture adeguate che obbligano i mezzi a motore a rallentare (dossi, chicanes, parcheggi alternati ecc.) FIAB sta chiedendo che il codice della strada preveda un limite a 30 km/h che previene incidenti gravi, salvo le vie più importanti di comunicazione cittadina. Il risveglio della mobilità ciclistica delle amministrazioni locali è mondiale, solo a Monza si sonnecchia. E’ un vero peccato perchè per risalire la situazione di grave ritardo sarà sempre più difficile».