
Monza è una città poco “smart”. O almeno, non lo è per il “XXII Rapporto sulla qualità ambientale dei Comuni capoluogo di provincia”
Monza è una città poco “smart”. O almeno, non lo è per il “XXII Rapporto sulla qualità ambientale dei Comuni capoluogo di provincia” pubblicato qualche settimana fa nell’ambito del progetto Ecosistema Urbano che Legambiente, in collaborazione con Il Sole 24 ore, da oltre due decenni conduce per monitorare annualmente la situazione e i progressi registrati in tutte le città italiane capoluogo di provincia con riferimento ad una ventina di parametri.
La città di Teodolinda in una classifica composta da 104 partecipanti si piazza al 78esimo posto. Insieme a lei, ma ancor più lontane dal podio, la città calabrese Vibo Valentia (101) e le siciliane Catania (100), Palermo (102), Agrigento (103) e Messina (104). Mentre a guidare quest’anno la classifica nazionale sono: Verbania, Trento, Belluno, Bolzano, Macerata e Oristano.
Nello specifico gli indicatori presi in considerazione per valutare l’Ecosistema Urbano sono: qualità dell’aria, consumi idrici domestici, dispersione della rete, capacità di depurazione, produzione di rifiuti urbani, raccolta differenziata, passeggeri e offerta del trasporto pubblico, modal share dei mezzi privati, tasso di motorizzazione auto e moto, incidentalità stradale, isole pedonali, piste ciclabili, consumi elettrici domestici, energie rinnovabili. La mappatura che ne deriva descrive, infine, una vera e propria calssifica delle “città smart” e dei livelli di sostenibilità raggiunti da ogni capoluogo di provincia.
Il dossier lunedì scorso ha fatto capolino in consiglio comunale attraverso una interrogazione del capogruppo del Carroccio, Simone Villa: «Il responso per Monza è umiliante: 78ma posizione su 104 città, con una percentuale del 45,28% Al di là di premietti e medagliette in tema di ambiente e sostenibilità che l’attuale Amministrazione Comunale dichiara di ricevere da Legambiente e simili, e che celebra in ogni occasione, con grande dispiego di comunicati e dichiarazioni trionfali, quando ci si confronta con report veri e strutturati di valore scientifico per la nostra città, e la sua Amministrazione, c’è poco di cui gioire».
Ma questa non è la sola occasione questa settiman in cui il tema delle smart city è stato protagonista della cronaca locale. Le smart city sono infatti state al centro del XV Premio Sapio. Solo pochi giorni fa si è tanuta la seconda Giornata di studio della XV edizione del Premio Sapio per la Ricerca e l’Innovazione a Milano presso Palazzo Giureconsulti, sede anche della Camera di Commercio. Presenti in sala oltre a numerosi professori di università, di licei e ricercatori anche volti noti del mondo politico ed economico della Brianza come il presidente della camera di commercio di Monza e Brianza, Carlo Edoardo Valli, l’ex presidente di Confindustria Monza e Brianza, Renato Cerioli e anche Dario Allevi, primo presidente della provincia di Monza e Brianza.