Per le superbike bisogna tagliare gli alberi del Parco: il “No” delle associazioni

I comitati Parco e Villa Reale chiedono un interessamento diretto del ministero ai Beni culturali
Gli ambientalisti scendono in campo per difendere il patrimonio arboreo del Parco di Monza. Le notizie di questi ultimi giorni relativi a un prossimo arrivo a Monza della Superbike ha portato il comitato per il Parco A. Cederna e il comitato “La Villa è anche mia” a concentrare l’attenzione sui lavori di adeguamento della pista.
Progetti veri e propri non ce ne sono, ma si è parlato a più riprese di un possibile abbattimento di circa mille piante per motivi di sicurezza. “Di fronte a queste certezze negative – hanno commentato i rappresentanti dei comitati -, Governo e Regione Lombardia sono disposti a sborsare 70 milioni di euro (e forse più) di soldi pubblici, cioè dei cittadini, per mantenere a ogni costo in vita l’autodromo, mentre non sono così solerti nel finanziare le opere e i servizi pubblici di interesse generale, fra i quali la manutenzione e il restauro del Parco – come dimostra, per esempio, l’abbandono di Villa Mirabellino”.
Le associazioni hanno dunque lanciato un appello al ministro dei Beni Culturali affinché “si faccia carico dell’effettiva tutela di questo bene e garante della gestione dei finanziamenti e li indirizzi a un suo recupero per renderlo degno di entrare a far parte del patrimonio dei beni dell’umanità dell’Unesco”.
Inoltre, hanno aggiunto le associazioni, “i finanziamenti promessi da Governo e Regione Lombardia dovranno essere interamente devoluti al restauro e alla manutenzione del patrimonio architettonico, naturalistico e paesaggistico del Parco, dei Giardini e della Villa Reale”.