Ritrovamento choc: gatto con zampa tranciata. Enpa: “forse una tagliola”

L’Ente Protezione Animali di Monza e Brianza ha anche inviato una lettera al Sindaco di Renate, per metterlo al corrente della vicenda.
È stato ritrovato morto con la zampa tranciata al livello della coscia. Tragica fine per il gatto randagio di Renate che viveva in zona municipio noto a molti in città.
La vicenda è parsa subito sospetta all’Enpa di Monza e Brianza, che ha recuperato l’animale in seguito a una telefonata che racconta: “Il gattone si è presentato, come quasi ogni mattina, in nel giardino di via Tripoli. Ma questa volta con la zampa posteriore destra letteralmente tranciata all’altezza della coscia. Fa fatica a camminare e la ferita è già coperta da mosche”. Immediato l’intervento dei volontari, che però non riescono ad avvistare il felino e lasciano delle gabbie automatiche con del cibo per catturarlo. Ma nulla, del gatto nessuna traccia per due gironi, finchè una telefonata avverte che è stato trovato morto in via Garibaldi.
L’Ente Protezione Animali brianzolo visto il tipo di ferita ipotizza: “potrebbe essere stato investito da un treno o colpita da una falciatrice, oppure, ipotesi più inquietante, potrebbe essere stato ferito intenzionalmente oppure, ancora, potrebbe essere finito in una tagliola (ricordiamo che la detenzione, vendita e uso di questo tipo di trappola, usata una volta per catturare la selvaggina, sono vietati dal 1992)”.
E ancora, l’Enpa ricorda che fatti analoghi erano già successi in quel quartiere di Renate nel 2011: “Ci sono stati, infatti, due episodi di gatti di proprietà mutilati e avvelenati, denunciati dai padroni alla Polizia Locale e descritti sulle pagine di alcuni giornali locali nell’aprile di quattro anni fa. Inoltre, nel 2014 si sono registrati diversi casi di polpette avvelenate nei campi tra Renate e Briosco che hanno ucciso almeno due cani”.
Visto questo ultimo episodio e quelli degli anni precedenti, l’ufficio legale dell’ENPA di Monza e Brianza ha inviato una lettera al sindaco di Renate, Matteo Rigamonti, per metterlo al corrente della vicenda e ricordare che i gatti che vivono in stato di libertà, come sancito dalla Legge 281/91, sono “patrimonio indisponibile dello Stato”, soggetti alla diretta tutela dei sindaci e delle associazioni di volontariato che devono collaborare per la loro tutela. La lettera rammenta inoltre che la legge punisce l’uccisione e il maltrattamento di animali. Enpa chiede al primo cittadino di Renate di sollecitare la Polizia Locale a una particolare attenzione sul territorio e si offre disposta per una collaborazione.