Attivato all’ospedale di Vimercate il servizio ospedaliero antiviolenza

29 dicembre 2015 | 00:46
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Attivato all’ospedale di Vimercate il servizio ospedaliero antiviolenza

Vimercate attivato il Servizio Ospedaliero Antiviolenza (SOV) dedicato alle donne vittime di maltrattamenti o violenze.

Nel mese di dicembre è stato attivato a Vimercate, all’interno del Pronto Soccorso del presidio di Via SS. Cosma e Damiano 10, il Servizio Ospedaliero Antiviolenza (SOV) dedicato alle donne vittime di maltrattamenti o violenze.

Il Servizio Ospedaliero Antiviolenza nasce dall’intesa tra Ordine dei Medici di Monza e Brianza, Procura della Repubblica, ASL e Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate al fine di gestire le persone adulte vittime di violenza di genere favorendo l’accoglienza e la gestione, mettendosi in relazione con la rete antiviolenza presente sul territorio della Brianza. Il SOV ha accesso h24. Tutti gli operatori coinvolti hanno seguito specifici percorsi formativi ed è prevista la presenza giornaliera (dalle 10.00 alle 12.00) di una psicoterapeuta alla quale saranno convogliate le pazienti vittime di violenza domestica. Lo sportello prevede inoltre la collaborazione dell’Ordine degli Avvocati che garantirà informazioni sul libero patrocinio.

Nello specifico, gli scopi che il SOV vuole perseguire sono:  favorire l’emersione del fenomeno, garantire alla vittima che accede al Pronto Soccorso ed alle unità operative della struttura ospedaliera un percorso di accoglienza protetta che riduca il disagio psico-fisico, aumentare le competenze sul tema, attraverso specifici percorsi formativi per il personale sanitario medico e non medico e garantire un progetto di continuità assistenziale e di sostegno, con l’offerta di follow-up medico e di un intervento psico-sociale e legale, in stretta integrazione ospedale territorio.

Secondo il rapporto Onu di quest’anno, il 35% delle donne nel mondo ha subito una violenza fisica o sessuale, dal proprio partner o da un’altra persona; il rapporto sottolinea anche che due terzi delle vittime degli omicidi in ambito familiare sono donne. In Italia, secondo i dati Istat di giugno 2015, 6 milioni 788 mila donne hanno subito nel corso della propria vita una violenza fisica o sessuale. Si tratta del 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni, quasi una su tre. Sul territorio, il rapporto C.A.DO.M. 2014 ha rilevato una lieve flessione nelle richieste di aiuto da parte delle donne: 256 nel 2014 contro le 288 del 2013 (-11%). Un calo che sembra legato alla difficile situazione economica e che probabilmente induce molte donne a “sopportare” una situazione famigliare difficile per garantire un minimo di sicurezza economica ai propri figli.

“In risposta a questo che è ormai divenuto un vero e proprio problema sociale,- ha dichiarato Pietro Caltagirone, Direttore Generale dell’A.O. di Desio e Vimercate – è chiara la necessità di un’interazione istituzionale di profili professionali in grado di garantire un corretto e compiuto intervento operativo, a tale scopo le istituzioni coinvolte nel progetto che qui viene presentato sono in grado di adottare strategie condivise volte alla prevenzione ed al contrasto della violenza di genere sulla scorta del contributo delle specifiche esperienze e conoscenze”.