Colletta Alimentare in Brianza raccolte 219 tonnellate

Condivisione e attenzione all’altro, è questo ciò che sostiene e muove la Giornata nazionale della Colletta alimentare che lo scorso sabato ha toccato la sua 19esima edizione.
Condivisione e attenzione all’altro, è questo ciò che sostiene e muove la Giornata nazionale della Colletta alimentare che lo scorso sabato ha toccato la sua 19esima edizione.
In Brianza oltre 150 supermercati vi hanno aderito e 219 sono le tonnellate di alimenti a lunga conservazione donate per i più poveri (in particolare cibo per l’infanzia, pasta e riso, olio, legumi, sughi e pelati).
Se consideriamo l’intera Italia arriviamo a 8.990 tonnellate raccolte, un risultato in sostanziale tenuta rispetto allo scorso anno, grazie anche alla dedizione dei tanti volontari in pettorina gialla, ben 140 mila persone che hanno messo a disposizione gratuitamente tempo, braccia e cuore per la Colletta.
«In tempi di perdurante crisi e di paura per le serie minacce alla semplice convivenza civile, ci sono tanti adulti e giovani, bambini e anziani di etnie del tutto diverse che s’impegnano a fare i volontari gomito a gomito o donano alimenti – spiega Andrea Giussani, Presidente Fondazione Banco Alimentare Onlus – Abbiamo sperimentato che provocare occasioni per guardarsi negli occhi, fare insieme piccoli gesti quotidiani e occuparsi dell’altro, anche solo per poco, fa uscire il meglio di sé».
«Nella mia vita io ho chi, amandomi, risponde alle mie necessità e soprattutto al mio bisogno di essere felice. Allora, per gratitudine, partecipo come volontaria alla Colletta, per cercare di rispondere un po’ al bisogno dell’altro. E porto con me anche mia figlia Elisabetta perché vorrei che anche lei fosse educata a vivere così, a condividere» spiega Silvia Musso, giovane mamma di Giussano. «Tante persone si sono fermate ad ascoltarci – racconta la piccola Elisabetta con l’amica Maria, otto e sette anni – e questo ci è piaciuto molto perché abbiamo aiutato a donare».
«La Colletta è un momento straordinario perché le persone si lasciano coinvolgere e interessare, e non parlo solo dei tanti volontari che dedicano il loro tempo alla raccolta, ma anche di chi fa la spesa per i più bisognosi e poi si ferma a chiedere approfondimenti e curiosità, che è un modo semplice per vivere in maniera più profonda questo gesto» spiega Marziano Radaelli di Muggiò.
Il cibo raccolto verrà distribuito nei prossimi mesi a 8 mila strutture caritative per sostenere oltre 1.560.000 bisognosi.