Sala: “La competitività della Brianza parte dal piano territoriale strategico”

Parte dall’esperienza di Expo Fabrizio Sala. E propone il varo di un Piano Territoriale strategico per la Brianza al quale devono collaborare tutte le istituzioni.
Parte dall’esperienza di Expo Fabrizio Sala. E propone il varo di un Piano Territoriale strategico per la Brianza al quale devono collaborare tutte le istituzioni.
Durante la tavola rotonda che si è svolta oggi, domenica 13 dicembre, a Meda in occasione della celebrazione dei 70 anni di Apa confartigianato il vice presidente, Fabrizio Sala, dopo aver analizzato in modo lucido e sintetico la situazione economica attuale e interpretato i segnali di riavvio della ripresa economica si è soffermato sulla proposta del varo di un Piano Territoriale strategico per la Brianza al quale devono collaborare tutte le istituzioni.
“Per vincere la sfida della competizione internazionale – ha spiegato Sala – dobbiamo fare tesoro dell’esperienza vincente di Expo: per questo, su indicazione del presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni, dal 10 gennaio, coordinerò il gruppo di lavoro che ha il compito di ridisegnare le ‘Aree vaste’, che sostituiranno le Province. L’obiettivo è non accorpare ma ridisegnare, con una massiccia azione di semplificazione che potrebbe coinvolgere anche altre realtà istituzionali come i Parchi e dare vita ad un
Piano di sviluppo del territorio che permetterà’ di dialogare in maniera ancora più puntuale con il sistema delle Piccole e Medie
imprese. Noi come istituzione Regione Lombardia – ha spiegato il vice presidente Sala – dobbiamo cercare di creare le condizioni migliori perchè la ripresa sia forte e sostenuta, ben sapendo che il 2016 sarà un anno in cui avremo problemi di ordine finanziario, come testimoniano i recenti episodi delle banche che hanno rischiato il collasso”.
Il vice presidente approfittando dell’attenzione della platea ha aggiunto “Abbiamo alcuni primati che dobbiamo valorizzare: la Brianza, terra operosa capace di interpretare al meglio i segnali del mercato e dell’economia e Milano, la città con il maggior numero di Consolati al mondo, lo scorso anno era New York. Disponiamo del miglior ‘Capitale Umano’, apprezzato da
tutte le delegazioni straniere incontrate a Expo 2015. Siamo un territorio – ha continuato Sala – in cui le start up suscitano grande interesse da parte di investitori esteri che possono intervenire aumentando la capitalizzazione delle nostre piccole e medie
aziende. Abbiamo le teste migliori, ma le nostre aziende fanno fatica a raggiungere i requisiti necessari per ottenere i
finanziamenti dalle banche. Vogliamo favorire – ha concluso Sala – un migliore e più semplice accesso al credito per le
nostre aziende, forti del fatto che, ad esempio, un fondo di investimenti francese intende scommettere sul nostro territorio
in quanto ha ravvisato le condizioni ottimali per far crescere le aziende. E senza dimenticare che abbiamo investitori cinesi
interessati a Milano: hanno a disposizione un miliardo di liquidità e, consapevoli del nostro ‘saper fare’ hanno anche
espresso la volontà di assumere personale italiano”.