“Slam it!”, l’album si farà grazie al crowdfunding

L’album “Slam it!” si farà, i fondi necessari per la diffusione del Poetry Slam Italiano sono stati raccolti. In programma ci sono ben due dischi.
Sono stati raccolti i fondi per la realizzazione della prima raccolta di brani di Poetry Slam italiano. Ne avevamo parlato il 10 di ottobre proprio qui su MBnews, sostenendo ‘senza se e senza’ ma questa originale iniziativa culturale.
L’idea di Davide Passoni (in arte ScartyDoc), supportata dalla Lega Italiana Poetry Slam e da altri artisti, ha raggiunto i 2.500 euro necessari. “Slam it!” sarà il titolo dell’album. Promosso sul sitowww.musicraiser.com che da ottobre ad oggi ha avuto come obiettivo la diffusione di questa particolare forma d’arte.
Il ricavato sarà interamente destinato alla pubblicazione dell’album, che sarà consegnato ai donatori e costituirà, in base ai progetti di Davide Passoni, il punto di partenza per garantire più diffusione possibile a questo genere molto particolare ed unico.
Sono tanti i donatori che si sono mossi per la causa, alcuni hanno comprato il pacchetto con CD e poesie scritte su carta pregiata che, come fa notare Davide, sorridendo “ora la parte difficile è trovare la carta giusta su cui scriverle!”. Altri ancora hanno acquistato il disco corredato di simpatiche cartoline autografate, ma nessuno, purtroppo o per fortuna, ha fatto una donazione tale da portarsi a casa, oltre che l’album, anche il poeta. Perchè proprio questo era uno degli incentivi che avrebbero potuto far lievitare la donazione fino a mille euro.
Il contenuto si articolerà in due dischi, contenenti le letture dei testi originali così come si sentono nel Poetry Slam e in alcuni casi la rivisitazione in chiave musicale delle poesie. La copertina del disco sarà realizzata da Little Points, un’illustratrice di fama nazionale. Ecco, in esclusiva per MBNews, l’anteprima di una parte della copertina dell’album.
L’album non è ancora stato realizzato per motivi tecnici e anche per il ritardo nella consegna dei testi da parte di alcuni poeti ma, “si sa – dice ScartyDoc – i poeti hanno i loro tempi”.