A Monza dopo la corona Ferrea, arriva una corona di 10 Parchi

19 gennaio 2016 | 07:00
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A Monza dopo la corona Ferrea, arriva una corona di 10 Parchi

I “Parchi urbani” saranno realizzati attorno al centro per un totale di oltre 31 ettari.

Potrebbero chiamarla operazione “Parchi urbani” visto che si propone l’obiettivo di realizzare dieci nuove aree verdi attorno al centro storico. Prima della fine del 2015, la giunta municipale guidata da Roberto Scanagatti ha infatti dai via libera a una strategia urbanistica che prevede di scambiare mattoni con parchi. O meglio: al posto degli oneri di urbanizzazione dovuti per i nuovi interventi edilizi, l’amministrazione vuole aree verdi per “creare” una corona attorno al centro storico. In totale dovrebbero essere dieci per un totale di oltre 30 ettari.

“I dieci nuovi parchi saranno realizzati attraverso nove ambiti di trasformazione – commenta l’assessore all’Urbanistica, Claudio Colombo -. La realizzazione di aree verdi a scomputo degli oneri di urbanizzazione consentirà di dare respiro a un territorio fortemente urbanizzato”. Il più grande sarà il Parco Villoresi/Lambro, oltre 100 mila metri quadrati all’incrocio fra il canale e il fiume vicino all’ex Fossati – Lamperti. Poi, ne saranno realizzati altri di dimensioni minori: in via Philips, 35 mila metri quadrati a servizio della zona Sud della città, e il Parco Sant’Albino, quasi 52 mila mq ricavati da una revisione di un piano particolareggiato nella zona industriale della città.

Tuttavia, l’operazione sta suscitando più di una perplessità. Nei mesi scorsi la decisione della giunta di rinunciare agli oneri per il recupero dell’area ex Feltrificio Scotti in cambio di un auditorio da 400 posto aveva provocato un fiume di critiche. Oggi, sta accadendo più o meno la stessa cosa. “Sembra di essere al mercato – critica Paolo Piffer, consigliere comunale della lista civica Primavera Monza -. Questa trattativa al ribasso non porterà niente di buono, a parte un ulteriore congestionamento del territorio”. Rincara la dose Nicola Tateo, architetto, componente della commissione Urbanistica in quota a Forza Italia: “Ho molti dubbi su questa strategia. Mi chiedo se la realizzazione di questi nuovi parchi sia necessaria. Forse sarebbe meglio incassare gli oneri e poi decidere come spenderli”.

Marco Lamperti (Pd), presidente della commissione urbanistica, difende a spada tratta le scelte dell’amministrazione. “Fare cassa con l’urbanistica è una strategia miope, inadatta a una fase di programmazione come quella che sta attraversando Monza in questi mesi – replica Lamperti -. Crediamo sia meglio pianificare il futuro sviluppo della città in maniera omogenea, prevedendo fin da subito la creazione di nuovi polmoni verdi”.