Archivio Storico di Monza tra curiosità e l’idea di una nuova sede

21 gennaio 2016 | 10:57
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Archivio Storico di Monza tra curiosità e l’idea di una nuova sede

L’Archivio Storico di Monza, che racchiude documenti di 500 anni della storia di Monza meriterebbe una sede più attraente di quella attuale; la Villa Reale sarebbe un sogno.

Se mi dessero un pezzo di carta e mi chiedessero di scrivere il mio sogno nel cassetto, scriverei di trovare un posto nuovo all’Archivio Storico di Monza che gli renda giustizia!“, queste le parole di Giustino Pasciuti, classe 1951, responsabile dell’Archivio Storico di Monza e della Biblioteca Civica. “Se ne parla già da tempo con l’Amministrazione Comunale, l’obiettivo sarà all’ordine del giorno non appena le finanze lo permetteranno”, ha continuato il responsabile.

L’Archivio, infatti, è un prezioso scrigno che racchiude la storia della città di Teodolinda di circa 500 anni; dal 1454 al 1954 e la attuale sede di via Annoni 14 non gli rende certo giustizia, come si vede dalle foto; meriterebbe sicuramente un posto più attraente. Ad oggi, il 70% dei documenti sono contenuti in questa sede, mentre il restante 30% si trova nella Biblioteca Civica: servirebbe, dunque, uno spazio che permetta di riunificare tutti i fascicoli.

La Villa Reale, ed in particolare l’Ala Nord, ancora da ristrutturare, sarebbe un’ottima candidata, quasi un sogno, una sorta di piccola Biblioteca Marciana, anche se, come fa notare Giustino Pasciuti, non sarebbe un luogo del tutto adatto perché per ora ancora troppo mal collegato alla lontana stazione dalla quale giungono studenti universitari per effettuare le ricerche. Tra queste quella più gettonata è quella sull’ Ex-Macello di Monza: sono stati fatti numerosi progetti di riqualifica della zona richieste dai professori agli studenti di Architettura di Milano e dintorni.

Tra i documenti più importanti dell’archivio ci sono quelli risalenti al periodo della Repubblica Cisalpina, soprattutto quelli riguardanti la Monza ridisegnata in epoca napoleonica, e tutte le pratiche edilizie della città dall’inizio dell’Ottocento a metà del Novecento.

I documenti sono contenuti in fascicoli numerati, di facile consultazione grazie al portale web che mette a disposizione una completa indicizzazione delle informazioni. Per i meno pratici, è possibile affidarsi all’archivista che è in grado di indirizzare le ricerche anche tramite mail. Per poter riprodurre o fotografare i documenti, invece, è necessario richiedere via mail un’autorizzazione che solitamente si ottiene in una decina di giorni.

* nelle foto l’attuale sede di via Annoni 14