Fabrizio Sala: “Bene al piano Maroni, questa è la Grande Brianza che voglio”

14 gennaio 2016 | 17:30
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Fabrizio Sala: “Bene al piano Maroni, questa è la Grande Brianza che voglio”

“Il piano Maroni sulle aree vaste è perfetto. Questa è la Grande Brianza che immagino: Monza con Lecco”.

A poche ore dal lancio della proposta di Maroni che ridisegna la Lombardia con uno scacchiere di otto cantoni al posto delle province, interviene Fabrizio Sala: “Questo piano rispecchia la mia idea di Grande Brianza”.

“Il piano Maroni sulle aree vaste è perfetto. E’ esattamente questa la ‘Grande Brianza’ che volevo perche’ e’ dagli anni ’90 che sostengo che i territori di Monza e Lecco devono unirsi, lasciando a Monza il ruolo di città capoluogo per evidenti ragioni storiche, economiche e culturali”.

Non solo il vice presidente di Regione Lombardia e assessore alla Casa, Housing sociale, Expo 2015 e Internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala aggiunge: “Il fatto stesso che i cittadini che risiedono nei Comuni vicini a Lecco cosi’ come quelli che abitano nei Comuni limitrofi a Monza si definiscano tutti brianzoli, testimonia in modo inequivocabile come Monza e Lecco siano parte integrante di un unico tessuto territoriale”.

“Nei giorni scorsi – ha aggiunto il vice presidente Sala – ho volutamente lanciato qualche provocazione ‘mirata’ e vedo con piacere che questo e’ servito a mettere finalmente tutti d’accordo, da sinistra a destra, sul fatto che la Provincia di Monza non deve andare verso Como o Milano. Era esattamente questo il risultato che volevamo, lo testimonia il piano che abbiamo presentato come Regione Lombardia e che già avevamo anticipato nella creazione delle Ats (Agenzie di Tutela della Salute). Vedo inoltre con piacere – ha poi sottolineato Sala – che ora anche Monza e’ finalmente uscita dal sonno su questo argomento. Non posso che dire: ‘bentornata nella Brianza che vogliamo’”.

Sala aggiunto anche: “Ho sempre detto, e lo ribadisco ancora che la ‘Grande Brianza’ dovrebbe includere anche i territori di Cantù e Mariano Comense, per affinità socio-economiche e culturali che sono innegabili. Penso ad esempio al ruolo rivestito dall’industria del design. Noi abbiamo fatto il primo passo, quello piu’ importante: la palla passa adesso alle Amministrazioni locali, sono loro a doverci fare delle proposte concrete. Auspico che i cittadini di questi due Comuni sappiano e riescano anch’essi a orientare le
decisioni delle rispettive Amministrazioni comunali, perchè continuino ad avere la possibilità di essere brianzoli a pieno titolo”.