Basket Villasanta: intervista al dirigente Flavio Bassani

20 gennaio 2016 | 00:10
Share0
Basket Villasanta: intervista al dirigente Flavio Bassani

Siamo già ultime, Girone Gold. Quale delle due espressioni suoni meglio in bocca, è difficile dirlo. La prim, è stato il simbolo di autoironia. La seconda espressione è invece il coronamento di un sogno.

Siamo già ultime, Girone Gold. Quale delle due espressioni suoni meglio in bocca, è difficile dirlo. La prima, mantra della formazione villasantese al punto da metterlo blu su bianco sullo striscione della tifoseria, è stato il simbolo di un’autoironia paradossalmente assennata. La seconda espressione è invece il coronamento di un sogno, la concretizzazione di un obiettivo che, da ultime in classifica per l’appunto, suonava irraggiungibile.
In un momento di grande euforia, in cui le due recenti sconfitte contro le corazzate di Varese e Milano non macchiano il tabellino di marcia, è senz’altro difficile stabilire con esattezza a chi appartengono i meriti. Flavio Bassani, ormai storico dirigente del Basket Villasanta e accompagnatore della formazione biancoblu, ma soprattutto firmatario primo di un progetto che sembrava un sogno, prova a fare un breve bilancio dell’esperienza stagionale:«Da luglio in avanti è stato tutto un susseguirsi di successi! Dopo qualche momento di difficoltà, lo staff tecnico, supportato da un ambiente sereno, è riuscito ad instillare nelle ragazze l’idea che qualcosa di buono sarebbe nato e cresciuto. Amalgama e serenità sono state le chiavi di questo trionfo». A fare la differenza, in un campionato in cui i dettagli contano forse più della posizione in classifica, è stata l’intensità che le giocatrici hanno mostrato in ogni singolo possesso, e Bassani, orgoglioso del carattere delle giocatrici, riflette:«Il terzo allenamento settimanale ha dato quello che cercavamo da parecchio tempo. L’età media attorno ai 20 anni, che resta tutt’ora un’arma a doppio taglio, assicura una certa condizione atletica e il lavoro di Stefano è Nicola è stato la ciliegina sulla torta. Aspetti migliorabili? In un momento così positivo, figlio di una stagione in cui veramente non abbiamo più nulla da perdere, vien difficile pensare a quali sono i meccanismi da oliare. Certamente sarà nostra premura sfruttare questo incredibile vantaggio per giocare a carte scoperte e con la fame di chi non teme nessuno. Ecco, dovremmo migliorare la condizione mentale per abituarci a giocare ad alti livelli, gestendo ogni pallone come se fosse l’ultimo della gara». Il turno di riposo alle porte consente al dirigente del Team 86 una valutazione delle prossime sfide, sulla carta abbordabili ma indubbiamente insidiose. «Abbiamo imparato che non esistono sfide abbordabili o serate proibitive» analizza lapalissiano, Flavio Bassani. «Resta la nostra volontà di continuare ad alzare l’asticella degli obiettivi senza mai abbassare la guardia e quindi lottare per un sogno, figlio, tra gli altri, di due presidenti coraggiosi, che ricorderemo come una fantastica avventura».
L’hastag non cambia insomma, con questo entusiasmo però scalare la vetta è un attimo.