St taglia posti di lavoro in tutto il mondo: Agrate con il fiato sospeso

Stmicroeletronics annuncia un taglio di 1400 posti di lavoro a livello globale nel 2016. In allerta sindacati e lavoratori di Agrate.
Stmicroeletronics annuncia un taglio di 1400 posti di lavoro a livello globale nel 2016. In allerta sindacati e dipendenti di Agrate.
L’annuncio è arrivato poche ore fa da parte dei vertici dell’azienda come effetto per la chiusura della attività dedicata a prodotti per set-top box e home gateway. Fra i 1400 esuberi, ci sarà un ricollocamento all’interno dell’azienda per 600 lavoratori. Di questi 430 verranno tagliati in Francia, 670 in Asia e 120 negli Stati Uniti. Per arrivare a 1400 mancano ancora 180 unità, di cui ad oggi non si hanno notizie certe.
Il giudizio di Roberta Turi, segretario nazionale della Fiom, non si è fatto attendere ed è stato subito critico: “E’ del tutto negativo che il gruppo, a fronte di una continua discesa nella maggior parte dei parametri economici, fatta eccezione per i guadagni del board e degli azionisti, non pensi ad un vero piano di rilancio e di sviluppo, ma continui a perpetrare una politica di contrazione dei costi e riduzione del personale, non lasciando intravedere strategie per una vera inversione di rotta”.
Ma la preoccupazione tocca anche i sindacati della Brianza e i lavoratori della sede di Agrate Brianza che non vedono certo questa notizia come una buona prospettiva per il futuro: “Anche se l’Italia non è stata menzionata in questo annuncio, non possiamo certo dormire sonni tranquilli a causa del forte ridimensionamento che sta avvenendo – afferma Pietro Occhiuto della Fiom Cgil di Monza e Brianza – Da tempo chiediamo un incontro al governo per discutere con i vertici dell’azienda su investimenti e sul futuro dei centinaia di lavoratori presenti ad Agrate e nel resto d’Italia. Ad oggi non abbiamo avuto risposte. E poi dobbiamo pensare che per cercare di arginare il forte dimensionamento dell’attività produttiva in Francia si potrebbe anche intervenire portando parti di lavorazione dall’Italia al paese transalpino. Tutto questo è però ancora da capire.”
I ricavi dell’azienda a livello mondiale sono in continua discesa: rispetto all’anno solare 2015, Stm fa segnare ricavi netti per 6,9 miliardi di dollari, con un -6,8% rispetto ai 7,4 miliardi dell’esercizio 2014. A scendere anche l’utile con un netto pari a 104 milioni di dollari, contro i 128 milioni di dollari di un anno fa. A salire, come dichiarato più volte dai sindacalisti, sembrano essere solo i dividendi per i vertici e per gli azionisti.