Serata con il bioetico e il “no” alla “Teoria Gender”

Ieri sera nell’auditorium della Biblioteca di Vimercate si è svolto l’incontro organizzato da Alessandro Cagliani per parlare della “Teoria Gender”.
Nell’auditorium della Biblioteca di Vimercate si è svolto l’incontro organizzato da Alessandro Cagliani per parlare della “Teoria Gender”.
Una serata a cui hanno partecipato una ottantina di persone per ascoltare e dibattere su un tema oggi al centro della discussione non solo in città, ma anche in tutta Italia. A parlare durante le due ore di incontro è stato il dottor Daniele Torri, medico bioeticista, membro del comitato scientifico di Scienza e Vita e del comitato Difendiamo i nostri figli di Brescia. La serata è stata organizzata dal consigliere comunale Alessandro Cagliani insieme ai consiglieri della Lega Nord Cinzia Nebel, Elio Brambati e l’ex consigliere comunale Carlo Tardini. Il dottore ha parlato ad inizio serata delle differenza biologiche fra uomo e donna e dell’importanza della distinzione netta fra i due generi, maschile e femminile: “Lo scorso 18 novembre Sel ha inserito nel piano al diritto allo studio delle nostra città – afferma Cagliani – una modifica nell’ambito della formazione affettiva dei più piccoli al fine di limitare di limitare la disparità e le eventuali violenze di genere. Ovviamente siamo contrari alle discriminazioni, ma ribadisco la mia contrarietà all’annullamento dei generi, che in natura sono solo maschio e femmina. E’ poi altrettanto importante che tutti i bambini possano avere un padre e una madre: avere due padri o due madri o essere figli di un utero in affitto è una condizione che potrebbe dare dei grossi problemi al bambino: come si può spiegare a un bambino che è figlio di una madre pagata per farlo nascere? ”
Durante la serata si è anche parlato delle unioni civili e della possibilità da parte delle coppie omosessuali di adottare figli e formare una famiglia: “La legge Cirinnà in discussione a breve al Senato – continua Cagliani – prevede che il compagno di una persona che prende in affido un bambino ne possa diventare al tempo stesso genitore: in questo modo si incentivano le coppie che pagano delle donne per il loro utero in affitto e per avere il loro bambino su misura. Non possiamo permettere che questo accada.” E proprio sull’utero in affitto, che in Italia come in quasi tutti i paesi è illegale, è tornato a parlare oggi Cagliani sul suo profilo facebook dichirando “nazismo l’utero in affitto” e definendo il disegno di legge Cirinnà “filonazista”.
Nella sala erano presenti anche diversi esponenti di Sel, tra cui il vicesindaco Corrado Boccoli e Alfredo Luis Somoza. Molto critica la loro opinione su quanto espresso nella serata di ieri dal dott. Torri:
“Ieri in due ore di faticosa relazione il Dott Torri (del Comitato Scienza e Vita) non è riuscito a convincerci che la famigerata “ideologia gender” esista – afferma Alfredo Somoza – Dopo una prima parte nella quale il dott Torri ci ha spiegato le differenze biologiche, anatomiche e comportamentali tra maschio e femmina si è passato a un minestrone con citazioni a caso dei più svariati pensatori, tutti fuori contesto, per giustificare un pericolo incombente, l’ideologia gender che è “come un sommergibile che naviga sotto acqua per colpire al momento giusto”. E cosa sarebbe quest’ideologia? Una serie di dichiarazioni di femministe statunitensi insieme a stilisti che disegnano moda unisex ai quali vanno aggiunti diversi libri per l’infanzia e piani per lo studio che vanno ad intaccare l’identità sessuale dei bambini. Il tutto farcito da almeno 5 inviti a partecipare alla manifestazione del Family Day. Ovviamente una teoria scientifica ha bisogno di tesi, pubblicazioni, verifiche. Tutte cose che ovviamente non esistono. La confusione voluta nasce dal confondere i “gender studies” , cioè gli studi di genere con una “teoria”.
Somoza ha poi anche analizzato la serata sotto l’aspetto politico in vista delle prossime elezioni comunali che si svolgeranno questa estate:
“Per il pubblico presente è stato evidente che il dibattito fintamente troppo “alto” mascherava una, legittima, posizione ideologica e di conseguenza propagandistica. Possiamo tirare un sospiro di sollievo, se questi sono gli argomenti che verranno usati in campagna elettorale a Vimercate possiamo essere sicuri che il centrodestra continuerà, come negli ultimi 20 anni, a rimanere marginale”.