Appalto rifiuti, Anac mette sotto osservazione i rapporti con Sangalli

11 febbraio 2016 | 10:10
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Appalto rifiuti, Anac mette sotto osservazione i rapporti con Sangalli

Dopo gli accertamenti sul periodo finito sotto inchiesta, l’autorità ha chiesto spiegazioni anche sugli ultimi sviluppi.

L’autorità nazionale anti corruzione continua a tenere monitorata la vicenda Sangalli. Dopo avere chiesto all’amministrazione comunale una serie di chiarimenti sul periodo finito sotto inchiesta per corruzione, quello antecedente il 2012, Anac ha chiesto una serie di spiegazioni anche sugli accordi e i rapporti intercorsi fra l’attuale giunta e il nuovo management subentrato dopo la bufera giudiziaria.

A inizio settimana in Comune è infatti arrivata una comunicazione che chiede alcune verifiche successive all’accordo transattivo stipulato nel gennaio del 2015 fra il sindaco, Roberto Scanagatti, e l’azienda. Il primo cittadino e la ditta titolare della raccolta rifiuti, alla luce dei risultati dell’inchiesta, avevano infatti stabilito di ricalcolare i servizi a favore della città con una riduzione di sei milioni del costo dell’appalto e un allungamento di un anno dello stesso.

Tuttavia, i rapporti fra le due parti sono ancora abbastanza tumultuosi. Da una parte il Comune lamenta alcune irregolarità sul fronte conteggio chilometrico dei camion deputati al trasporto dei rifiuti, dall’altro Sangalli ha da ridire sui tempi di pagamento non rispettati e sugli interessi da corrispondere.

Il risultato finale è un nuovo giro di ricognizione da parte di Anac, che lo scorso settembre era stata sollecitata a una verifica da parte del Movimento cinque stelle: secondo i pentastellati, il sindaco non avrebbe dovuto trasferire, ma indire un nuovo appalto.
“Nulla di nuovo, comunque – spiega il primo cittadino – queste ulteriori richieste hanno un carattere squisitamente tecnico.”