Calcio Monza, alla Sponsor Night Colombo è un fiume in piena

19 febbraio 2016 | 11:29
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Calcio Monza, alla Sponsor Night Colombo è un fiume in piena

È già ora di pensare alla prossima stagione. Con questo spirito il presidente della Ssd Monza 1912, Colombo, ha organizzato la Sponsor Night, una serata conviviale tenutasi al Tearose Café.

È già ora di pensare alla prossima stagione. Con questo spirito il presidente della Ssd Monza 1912, Nicola Colombo, ha organizzato la Sponsor Night, una serata conviviale tenutasi al Tearose Café, in piazza Duomo.

Anche se siamo solo a febbraio c’è da tirare le fila per il campionato 2016/17, sperando che sia ancora Serie D. Di certo non sarà Divisione Unica di Lega Pro (che quasi sicuramente tornerà a chiamarsi Serie C), dato che anche la matematica domenica scorsa ha condannato il Monza a un altro anno di dilettantismo. Di quali sponsor potrà disporre il sodalizio di proprietà all’83% di Discanto srl (holding di Colombo e di suo padre Felice), al 15% di Carmine Castella e al 2% dell’associazione Cuori Biancorossi? L’obiettivo primario di Colombo e soci è che i partner commerciali di quest’anno confermino il loro supporto e, anzi, lo incrementino. La speranza è che se ne aggiungano altri in modo da aumentare le possibilità di un ritorno della prima squadra biancorossa nel calcio che conta.

felice-colombo-mbDopo i ringraziamenti allo sponsor Pirola F. & Figli, che ha offerto l’evento, Colombo ha illustrato lo stato dell’arte della società biancorossa: “Un anno e mezzo fa l’Ac Monza Brianza 1912 si trovava in una situazione disastrosa e anche vergognosa perché in televisione veniva mostrato che i giocatori andavano a comprarsi la bresaola a proprie spese e tornavano a mangiarsela al centro sportivo Monzello senza luce e gas. Con una lettera feci presente al presidente di Confindustria Monza e Brianza che oltre che per l’autodromo e il giornale Il Cittadino bisognava fare qualcosa per il Calcio Monza, anche per evitare figuracce per il territorio. Ho quindi cercato di creare una cordata come fece negli anni ‘70 il presidente Giovanni Cappelletti del quale dopodomani si commemorerà il trentesimo anniversario della sua scomparsa. Tra gli imprenditori di allora figurava tra l’altro mio padre. Era un Monza che faceva divertire e riempiva lo stadio Sada. Ho dei ricordi bellissimi di quel periodo. Poi io sono brianzolo e le imprese di famiglia sono qui. Inoltre sono appassionato di calcio. Un anno fa avevo dunque la voglia di sostenere una delle cose più importanti che ha la città di Monza. Quando mi sono presentato all’asta, per rilevare il compendio mobiliare e il compendio immateriale dell’ormai fallita Ac Monza Brianza 1912, dietro di me non c’era la fila… Sono orgoglioso di aver salvato la storia ultracentenaria della principale squadra di calcio della Brianza. A Parma, dove la società di calcio è fallita anch’essa, la famiglia Barilla aveva in cordata sette imprenditori quando l’ha fatta rinascere. Io non avevo praticamente nessuno, ma le cose devono cambiare per riportare Monza a certi livelli nel calcio. Intanto come monzesi dobbiamo essere contenti perché i tre beni ‘in difficoltà’, cioè l’autodromo, la Villa Reale e il Calcio Monza, sono stati salvati”.

calcio-monza-re-colombo-mbSuccessivamente sono stati spiegati gli interventi effettuati in questi primi sette mesi di vita della nuova società: è stata ricostruita la struttura societaria, sono stati investiti 350mila euro per partire dalla Serie D anziché dalla Terza Categoria e per rilevare il compendio mobiliare e il compendio immateriale della fallita Ac Monza Brianza 1912, è stato stipulato un accordo col Centro Sportivo Italiano e uno con l’Asd Sc Juvenilia, quest’ultimo per la creazione della Monza Academy School, sono stati sottoscritti accordi di sponsorizzazione con diverse aziende del territorio, sono stati tesserati 210 atleti di cui 180 del settore giovanile, che è stato ricostruito da zero, sono stati rifatti i manti erbosi di tutti i campi del Monzello e dello stadio Brianteo, che è stato anche pulito, è stato riparato l’impianto di riscaldamento del Monzello ed è stato siglato un accordo col gestore del bar del centro sportivo. “L’obiettivo è quello di ridare credibilità al calcio e allo sport in generale sul territorio – ha commentato Colombo – Non è un’impresa difficile se si è sé stessi e si lavora come si lavora nella propria azienda. Bisogna sapere che ogni due settimane ricevo una richiesta di incontro, ma io voglio tenere lontana certa gente dal Monza. Poco prima di rifondarlo avevo ricevuto una proposta importante per un ingresso in società, ma un amico pubblico ministero al Tribunale di Monza mi aveva detto alcune cose su questo personaggio che mi avevano convinto a tenerlo fuori dal progetto”.

A proposito di obiettivi, Colombo ne ha delineati tre: “Tornare a vincere; avvicinare i giovani e non solo ai valori positivi dello sport; aumentare la responsabilità individuale e aziendale verso il territorio di riferimento. La scorsa estate siamo per ovvi motivi partiti tardi col mercato e trovare 22 giocatori da prima fascia non è stato facile e infatti abbiamo scoperto cammin facendo che non ne abbiamo trovati 22… Speravo di essere in una posizione di classifica migliore. Se però i tifosi non sono pazienti, noi invece dobbiamo esserlo. Il Monza manca dalla Serie B da 15 anni ormai, ma adesso l’obiettivo più immediato è tornare in Serie C”.

abbà-colombo-mbL’assessore alle Attività produttive, Carlo Abbà, ha ricordato di quando andava al Sada a vedere “il Monza di Claudio Sala, un numero 10 di quelli di una volta. È importante che la dirigenza non insegua solo l’obiettivo sportivo, ma anche quello sociale. Monza sta diventando una città attrattiva e dunque è bello che gli imprenditori locali investano sugli asset del territorio. L’impresa del Carpi, che è arrivato in Serie A, è un esempio imitabile”.

Poi è stata la volta a parlare di alcuni sponsor. Francesco Frattini, direttore della comunicazione della multinazionale Roche, ha dichiarato: “Con la dirigenza del Monza ci siamo riconosciuti nei valori e abbiamo dunque fatto uno strappo alla regola di non sponsorizzare società sportive”. Massimiliano Colombo, responsabile amministrativo della Bruno Presezzi, andava “al Sada da bimbo. Da società brianzola, assurta agli onori delle cronache per aver lo scorso giugno acquisito la Franco Tosi di Legnano, abbiamo deciso di sostenere il nuovo corso del Calcio Monza”. Adalberto Gatti della Pirola F. & Figli vuole “aiutare Colombo, un brianzolo come noi, a creare un network di aziende”. Simona Callisti e Stefano Maucci, titolari dell’agenzia di Monza-Vimercate delle Generali, hanno sottolineato che sono anche loro “rinati da poco come il Monza”.

Il Monza 1912 ha rimesso in moto anche il marketing e la comunicazione: sono in cantiere diversi appuntamenti, tra cui un torneo di calcio tra gli sponsor, la creazione di una App dedicata alla società di via Ragazzi del ’99 e spazi all’interno di Radio MilanInter.