Crisi Star, sindacati: rotti i rapporti sindacali con Assolombarda

12 febbraio 2016 | 12:48
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Crisi Star, sindacati: rotti i rapporti sindacali con Assolombarda

Tensione per l’annuncio di 65 tagli, Cgil, Cisl e Uil chiedono la convocazione di un’assemblea cittadina. In gioco, il futuro del sito produttivo.

Interruzione dei rapporti sindacali, un’assemblea cittadina con la partecipazione del sindaco e la richiesta di incontro col ministero allo Sviluppo economico. Ha provocato un vero e proprio terremoto sindacale l’annuncio di 65 tagli alla Star di Agrate Brianza.

A 24 ore di distanza dalla comunicazione, Cgil, Cisl e Uil hanno infatti convocato una conferenza stampa, dopo lo sciopero spontaneo, per stigmatizzare il comportamento di Gbfood (la proprietà), colpevole di avere deciso unilateralmente il colpo di forbice, e per delineare la strategia futura.


Nell’immediato, i sindacati hanno annunciato la rottura delle relazioni sindacali, cui far seguito il coinvolgimento dell’intera città di Agrate Brianza, amministrazione comunale compresa (essendo i lavoratori in cassa integrazione, lo sciopero non è possibile).

Maurizio Laini, segretario generale Cgil Brianza, Marco Viganò, segretario generale Cisl Monza – Brianza – Lecco e Marco Sodavini, segretario generale Uil Brianza hanno messo l’accento sul futuro del sito produttivo. I tagli, in altri parole, potrebbero essere l’anticamera di una totale dismissione dell’area. Si tratta di 220 mila metri quadrati, una specie di città nella città, a fronte dei quali i 25 milioni di euro previsti dal piano industriale presentato dalla proprietà  (leggi qui i dettagli) sembrano più necessari alla manutenzione che a un rilancio della produzione.

Insomma, è muro contro muro e i sindacati sembrano intenzionati a dare battaglia fino all’ultimo. Ad esacerbare gli animi, al di là dei tagli, ha contribuito la decisione della proprietà di mettere in atto quello che le organizzazione sindacali considerano alla stregua di un blitz: una comunicazione al ministero senza avvisare nessuno, un incontro in Assolombarda convocato all’ultimo, mentre nel frattempo lavoratori venivano informati di ciò che stava accadendo.

Star dal canto suo ha già diramato una nota stampa in cui ribadisce la volontà di rilanciare il marchio Star attraverso investimenti in innovazione, nel marketing e nel prodotto.

L’azienda è risoluta nel continuare a sostenere la fabbrica, nonostante gli indicatori di performance dell’impianto di Agrate mostrino un ritardo nell’implementazione del piano di recupero che mette a rischio l’attività italiana. Tuttavia, il successo di questo piano è la condizione essenziale per attivare gli investimenti previsti. Ciò comporta l’esodo, nel corso dei prossimi 4 anni, di 65 addetti per i quali saranno previste misure di sostegno sociale.

Nel frattempo, il consigliere regionale della Lega Nord, Fabrizio Cecchetti, ha annunciato un’interpellanza sul tema: l’obiettivo è chiedere un’azione immediata del Pirellone per evitare i tagli e salvaguardare i posti di lavoro.

Da Assolombarda Confindustria Milano e Monza, però, cercano di mantenere viva la trattativa. Giovedì sera l’associazione ha diramato un comunicato in cui si spiega la disponibilità a rimane intatta. “Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza mantiene la propria disponibilità, a fronte del mandato ricevuto, a proseguire costruttivamente la trattativa di merito sul piano industriale presentato dalla propria associata (Star) sia in sede sindacale sia istituzionale.”