Oggi si festeggia San Biagio: un pezzetto di panettone a protezione della gola

3 febbraio 2016 | 00:04
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Oggi si festeggia San Biagio: un pezzetto di panettone a protezione della gola

Un pezzettino di panettone e la tradizione sarà rispettata. Oggi, 3 febbraio, si festeggia San Biagio e la tradizione vuole che «se benedis la gola e él nas».

Un pezzettino di panettone e la tradizione sarà rispettata. Oggi, 3 febbraio, si festeggia San Biagio e la tradizione vuole che «se benedis la gola e él nas» (si benedica la gola e il naso ndr).

LA LEGGENDA – L’antico rito a Monza è assai sentito: in tanti oggi gusteranno un pezzetto del tipico dolce meneghino. La «Legenda Aurea» narra che un giorno una mamma portò a quest’uomo, un guaritore armeno eletto vescovo nel IV secolo d.C, il figlio che stava morendo a causa di una lisca di pesce conficcata in gola. Il medico armeno gli fece ingoiare una grossa mollica di pane che, rimuovendo la spina, salvò il ragazzo. Ritenuto dalla tradizione vescovo della comunità di Sebaste in Armenia, Biagio subì il martirio intorno al 316, durante il tempo della pax costantiniana. Da qui dunque nacque l’usanza di conservare almeno un pezzetto del panettone di Natale e mangiarlo il giorno di San Biagio.

CHIESA DI SAN BIAGIO, MONZA – Nel capoluogo brianzolo, nello storico quartiere che porta il nome del santo, vi è la chiesa a lui intitolata e la sua la storia è davvero affascinante. Le fondamenta risalgono al 1141, poi fu riedificata nel 1746 dell’architetto monzese Pietro Jacopo Antonietti. Una nuova chiesa fu costruita sempre in via Carlo Prina  accanto alla vecchia tra il 1965 e il 1968 su progetto dell’architetto Luigi Caccia Dominioni: la prima pietra fu benedetta il giorno dell’ingresso ufficiale di don Mario Tomalino. Il progetto, ispirato alle moderne linee di architettura postconciliare, ricorda nella struttura la forma di una tenda. Dopo la seconda guerra mondiale l’antico edificio versava in condizioni precarie finché il 26 febbraio 1977 crollò su sé stesso, senza causare vittime, a causa di alcune debolezze strutturali; fu alla fine completamente abbattuto. ne resta ancora visibili la cupola in rame.