Negli anni di crisi il business si fa con l’usato: ecco i dati

10 febbraio 2016 | 15:35
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Negli anni di crisi il business si fa con l’usato: ecco i dati

In Italia sono 1518 le imprese attive nel commercio di abiti e libri usati, in crescita rispetto al 2009 rispettivamente del 55,2% e del 6,6%.

Cresce il mercato di oggetti di seconda mano, tra chi acquista l’usato in un’ottica di risparmio e chi invece più ricercato insegue il pezzo vintage da collezione. In Italia sono 1243 le imprese attive nel commercio di indumenti e oggetti usati, a cui si affiancano 275 attività che vendono libri già utilizzati, in crescita rispetto al 2009 rispettivamente del 55,2% e del 6,6%. Mentre il comparto del “nuovo” è ancora in difficoltà: le imprese attive in Italia nel commercio di articoli di abbigliamento diminuiscono del -11,2% dal 2009 mentre le librerie del -10,8%.

In Lombardia il numero più alto di commercianti di abiti usati (220), seguita da Lazio e Piemonte (in entrambe le regioni sono attive 137 imprese nel settore). Il business dei libri di seconda mano è più diffuso nel Lazio (45), in Toscana (37) e in Emilia Romagna (33). Tra gli aumenti più alti in termini percentuali si registra il +166% delle imprese di vestiti in Sardegna e il +33,3% del Veneto delle librerie di seconda mano. Emerge da elaborazioni dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese.