“Zia Severina è in piedi”, la resistenza di una donna raccontata a teatrorone

E’ il terzo appuntamento della rassegna di prosa “Il coraggio delle donne” che ha visto una grande partecipazione di pubblico per le prime due serate svoltesi a novembre e a gennaio 2016.
Sabato 27 febbraio alle 21.00 sarà in scena, presso TeatrOreno, “Zia Severina è in piedi” uno spettacolo prodotto in collaborazione e con il patrocinio del Comune di Milano, Festival Beni Confiscati di Milano, Zona 9 di Milano e Libera. E’ il terzo appuntamento della rassegna di prosa “Il coraggio delle donne” che ha visto una grande partecipazione di pubblico per le prime due serate svoltesi a novembre e a gennaio 2016.
Con tono schietto e ironico, la messa in scena narra una delle giornate tipo di Zia Severina; giornata in cui Mongolfiera, un ragazzo-celletta della ‘ndrangheta si nasconde nella sua casa per intimidirla ed indurla ad andare via.
Zia Severina, al posto della violenza, sceglie l’educazione e l’amore per rapportarsi al suo carnefice, comportandosi come una vera nonna e madre, cercando di instaurare con lui una relazione fondata sul dialogo e la comprensione.
Il personaggio di Zia Severina è ispirato alla figura di una signora realmente esistita, una donna che ha vissuto gli ultimi anni della sua vita barricata in casa, per difendere il suo bilocale dalla mafia, nel quartiere popolare di Niguarda a Milano.
Il testo dello spettacolo è basato sul romanzo-inchiesta “Alveare” di Giuseppe Catozzella e sceglie di raccontare un aspetto poco noto tra quelli già entrati nella mitologia mafiosa di serie e film: la resistenza di una donna. A incarnare Zia Severina è la brava Valentina Scuderi, abile a trasformare il suo corpo giovane in un organismo sofferente e affaticato e a raccontare, con parole masticate a mezza voce, la solitudine di chi osa opporsi
Zia Severina muore negli anni ’90 di cancro ai polmoni, da sola nella sua casa. Lei che tutti i giorni aveva chiuso la porta a chiave, quel giorno la lascia aperta. Quella lotta silenziosa e dignitosa ha fatto clamore nel quartiere e tutt’oggi lei viene ricordata per la sua caparbietà e volontà d’animo.