Cena con i migranti: il perchè della scelta della famiglia Missaglia

18 marzo 2016 | 00:27
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Cena con i migranti: il perchè della scelta della famiglia Missaglia

Un gesto concreto per far sentire parte della comunità di Agrate Brianza 92 immigrati presenti all’interno dell’Hub cittadino da diversi mesi.

Un gesto concreto per far sentire parte della comunità di Agrate Brianza 92 immigrati presenti all’interno dell’Hub cittadino da diversi mesi.

46 famiglie di Agrate hanno deciso di ospitare ognuna due migranti a cena sabato 19 marzo: ciascuno di loro potrà condividere il cibo e anche le esperienze e fare conoscenza di questi giovani tutti fuggiti da situazioni più o meno drammatiche. Fra questi nuclei c’è anche la famiglia Missaglia, che ha deciso di raccontarci il motivo di questa scelta, aderendo alla proposta dell’amministrazione comunale e della parrocchia cittadina per creare un punto incontro fra le due “comunità”.

Come avete preso questa decisione?

Poco dopo l’ufficializzazione di questa iniziativa, ho deciso di accettare questa proposta, condividendo anche a mio marito la sua volontà. Credo che questo gesto al di là della cena, sia molto importante per chi vive da mesi nella nostra città e forse non ha avuto ancora una occasione per sedersi a tavola a casa di qualcuno e condividere le proprie esperienze.

Quando era stato aperto l’Hub c’erano molte voci contrarie e diffidenza: oggi come trova il clima in paese?

Forse l’arrivo di più di cento persone tutte assieme aveva destato all’inizio alcune paure, alimentate anche da strumentalizzazioni politiche che hanno un po’ reso teso il clima. Col passare dei mesi tutti si sono resi conto che questi ragazzi, che hanno circa la mia età, non hanno mai creato problemi e anzi sono intervenuti in alcuni lavori di manutenzione a sostegno della comunità agratese. Tutti i migranti frequentano 5 giorni su 7 corsi di italiano in cui si insegna anche la nostra cultura all’interno dell’Hub, molti di loro hanno anche dimostrato grande interesse per la lingua tanto da voler seguire corsi anche nel fine settimana.

Quanti sarete in casa e cosa cucinerete?

La cena si terrà a casa dei miei genitori dove andremo io e mio marito: per quanto riguarda il menù non abbiamo ancora deciso cosa cucinare. L’unico consiglio che gli organizzatori ci hanno dato è di evitare il maiale, nel caso ospitassimo dei ragazzi di religione musulmana e anche il formaggio, un sapore e una consistenza molto diversa rispetto alle loro tradizioni. Ma l’importante sarà il dialogo che potremo instaurare durante la serata. Sappiamo che molti di loro non vedono l’ora di poter partecipare a questa cena e sentirsi parte della nostra comunità. Era tanto tempo che volevamo organizzare questa iniziativa, ma per ragioni organizzative abbiamo potuto farla solo adesso.