Artigianato in Brianza: timidi segnali positivi ma resta la prudenza

Ancora positivo l’andamento di produzione e fatturato. Restano incertezze sull’andamento della domanda interna ed estera, così come sul fronte occupazionale.
Con il quarto trimestre 2015 si chiude un anno caratterizzato dalla prudenza, con risultati mediamente positivi provenienti sia dal fatturato che dalla produzione. Tra gli artigiani della Brianza resta il clima di prudenza per i prossimi mesi, soprattutto a causa delle incertezze sull’andamento degli ordinativi e sulla dinamica occupazionale. Questo in sintesi quanto emerge dall’Analisi congiunturale trimestrale dell’Artigianato manifatturiero in Brianza (IV trimestre 2015), realizzata dall’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza in collaborazione con le Associazioni provinciali dell’Artigianato e dei Lavoratori della Brianza.
Complessivamente il 2015 ha visto un incremento medio della produzione dello 0,1%, anche grazie al contributo positivo degli ultimi tre mesi dell’anno, dove i livelli produttivi, seppure in rallentamento, hanno registrato nell’ultimo trimestre una variazione tendenziale di +0,6% rispetto al quarto trimestre 2014 e una variazione congiunturale pari a +0,1% rispetto al terzo trimestre 2015. Anche il fatturato registra una buona performance sia sul fronte tendenziale, che a livello congiunturale, registrando rispettivamente +4,1% rispetto al quarto trimestre 2014, e +1,0% rispetto al terzo trimestre 2015. Mentre su base annua il dato medio si attesta a +0,9%.
Rispetto a fatturato e produzione, l’andamento della domanda è in controtendenza: gli ordini totali fanno registrare, nel quarto trimestre 2015, -2,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e -0,1,% rispetto a tre mesi fa. Sull’andamento degli ordini nel trimestre ha inciso soprattutto la contrazione di quelli esteri che, tuttavia, nel 2015 mettono a segno una variazione media annua positiva.
Difficoltà arrivano anche dalla situazione occupazionale: il saldo percentuale tra entrate ed uscite nel mondo del lavoro resta negativo e si attesta a -0,9%, risultato della differenza tra un tasso di ingresso pari a 1,4% e un tasso d’uscita di 2,3%, entrambi in diminuzione rispetto allo scorso trimestre.
Le aspettative degli imprenditori per il primo trimestre 2016 sono all’insegna della prudenza, a partire dalle previsioni sull’andamento della domanda estera, che il 18,4% degli imprenditori prevede in diminuzione, mentre il 10,2% in aumento. Anche le aspettative sulla produzione mostrano un saldo negativo (tra il 14,7% che si aspetta un aumento e il 26,3% che crede ci sarà una diminuzione).
I COMMENTI DEL SETTORE
“Si chiude un anno che complessivamente ha registrato per i principali indicatori economici risultati positivi e questo, per gli artigiani della Brianza, rappresenta senza dubbio un segnale incoraggiante da cui ripartire – ha dichiarato Gianni Barzaghi membro di giunta della Camera di commercio di Monza e Brianza. Certo, non possiamo tuttavia ignorare che la rilevazione congiunturale relativa all’ultimo trimestre dell’anno ha evidenziato, accanto a un +4,1% del fatturato sull’anno precedente, un rallentamento della crescita della produzione. Questo ha condizionato le aspettative dei nostri imprenditori sulle performance dei prossimi mesi, a cui si aggiungono le incertezze sul fronte degli ordinativi, altalenanti anche verso i mercati esteri”.
“Sul fonte del mercato del lavoro non finiscono le perplessità per gli artigiani brianzoli. Il quarto trimestre 2015, caratterizzato da una prevalenza di cessazioni di rapporti di lavoro rispetto ai nuovi ingressi, dovuta probabilmente alla chiusura dei contratti annuali, mette ancora in luce le difficoltà dell’artigianato nel gestire la domanda e l’offerta di lavoro – ha dichiarato Walter Mariani membro di giunta della Camera di commercio di Monza e Brianza- Se le attese degli imprenditori per il primo trimestre si collocano in terreno negativo, non bisogna sottovalutare l’influenza del jobs act e degli incentivi fiscali sulle assunzioni, che seppur in misura più contenuta, sono comunque estesi per tutto il 2016 e ci auguriamo possano continuare a influenzare in modo positivo la dinamica occupazionale”.
“Nel suo complesso, pur riferendosi ancora all’ultima parte dello scorso anno, i segnali che emergono potrebbero essere confortanti – ha dichiarato Sandro Mauri consigliere della Camera di commercio di Monza e Brianza – Il condizionale è d’obbligo perché, al di là delle dinamiche della produzione, il comparto registra elementi di difficoltà ancora forti. Che si sono resi evidenti già a cavallo tra il 2015 e il 2016. L’inizio dell’anno infatti conferma una condizione altalenante che gela, purtroppo, i toni enfatici di alcuni osservatori. Si conferma tra l’altro la sofferenza del mercato interno: le aziende che registrano i segnali più confortanti in termine di fatturato sono ancora quelle legate alla produzione destinata all’estero”.
igianato e dei Lavoratori della Brianza