Birrificio Rurale ospite di Baladin: storia di birre di qualità della Brianza #video

Metti una serata con il birraio. Se poi il mastro è Lorenzo Guarino del “Rurale” di Desio e la serata è quella al Baladin di Milano di cose interessanti se ne possono sentire tante.
Metti una serata con il birraio. Se poi il mastro è Lorenzo Guarino del “Rurale” di Desio e la serata, quella di martedì 1 marzo, è quella al Baladin di Milano di cose interessanti se ne possono sentire tante.
Il ciclo di incontri promosso dal più famoso produttore di birre artigianali d’Italia, Teo Musso, ha ospitato nella sua “casa” di Milano i soci di uno dei birrifici più noti in Brianza, quello del Rurale.
A dialogare con Alessio Franzoso, prima, e con il giornalista, Maurizio Maestrelli, poi, oltre a Guarino c’erano Beppe Serafini, Stefano Carnelli e Marco Calca (soci co-fondatori insieme all’assente Silvio Coppelli) e dall’art-director Luca Franceschi.
L’apice dell’intervista c’è stato nello scoprire che se il mercato delle birre artigianali in Italia vale il tre per cento del totale, quelli del Rurale preferiscono mettere da parte ogni rivalità con i concorrenti, in particolare con il birrificio Menaresta, che dista da loro pochi chilometri (i primi sono a Desio, i secondi a Carate), per percorrere assieme alcune strade sperimentali.
Aldilà delle sperimentazioni il Rurale produce delle ottime birre, in particolare martedì si è potuta assaggiare una fantastica “Seta Special”, una birra in stile blanche prodotta anche con il bergamotto calabrese.
“Ognuno fa le sue birre, ma trovarsi e collaborare su alcuni progetti non può che essere una cosa intelligente” – ha affermato Lorenzo Guarino. Quest’ultimo ingegnere in grande multinazionale, come molti in Brianza nel 2009 fu licenziato a causa della crisi, e allora decise di dedicarsi a tempo pieno alla produzione della birra. Una scelta rischiosa, ma che con il tempo si è rivelata vincente: nel 2010 vincono un premio nazionale alla fiera di Rimini.
Un’avventura, quella del birrificio Rurale, che, forse non tutti sanno, è iniziata dalle parti di Pavia in un silos, “un’idea folle a ben pensarci – hanno commentato con il senno di poi”. Nel 2013 il trasloco dalle parti di Desio (ecco dove): “Mi alzavo alla mattina alle cinque per andare a fare le birra – ha raccontato Lorenzo Guarino – Mai di fare questo pendolarismo, non ce la facevo proprio più.”
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