Azzerati i vertici Sias, il rinnovo del Gp di Monza non ha più alibi

Revocato l’incarico a Dell’Orto per giusta causa. Zanchi al suo posto. Ripartono le trattative con Ecclestone.
L’autodromo riparte da Pierlorenzo Zanchi. E’ infatti l’ex presidente di Aci Milano l’uomo scelto dall’assemblea di Sias per sostituire Andrea Dell’Orto rimosso dall’incarico per “giusta causa” mercoledì pomeriggio: a un anno di distanza dalla sua nomina, spiegano da Aci Milano, è venuta meno la fiducia nei suoi confronti e, sopratutto, gli è stato contestato il mancato raggiungimento di alcuni obiettivi strategico finanziari. Zanchi avrà adesso il compito di guidare l’impianto sportivo verso il rinnovo del contratto Gp. Un rinnovo sofferto, sul quale i vertici di Aci Italia e Aci Milano stanno lavorando da mesi con Bernie Ecclestone,ma il patron della F1, che proprio in Dell’Orto aveva indicato uno degli ostacoli principali.
Quello di mercoledì pomeriggio è un passo importante. Di più, una rivoluzione. Bernie Ecclestone aveva mal digerito alcune scelte riguardo all’autodromo lombardo. Tra queste, la proposta di modifica della Curva Grande in modo da attrarre maggiormente il mondo delle due ruote. E a tal proposito, nei giorni scorsi, la Fim aveva deciso di bocciare il progetto per riportare la Superbike a Monza, Gp che si sarebbe dovuto correre durante il fine settimana del 22-24 luglio. Il nuovo Cda scelto da corso Venezia, oltre a Zanchi vedrà all’opera Alfredo Scala, Alberto Ansaldi, Maddalena Valli e Paolo Longoni.
Dell’Orto, che già nelle settimane passate aveva mostrato spirito pugnace, ha annunciato battaglia.“La richiesta di revoca per giusta causa – dichiara – è basata su motivazioni insussistenti. In un anno abbiamo migliorato i conti della società partendo da una situazione economica disastrosa. Il bilancio 2015, che ha chiuso con l’incremento dei ricavi di 5,2 milioni di euro, +18% rispetto al 2014, e con una perdita più che dimezzata rispetto all’anno precedente, è stato approvato dal Consiglio di amministrazione riunitosi ieri. Il nostro operato è sempre stato trasparente. Per quanto riguarda il rinnovo del contratto con Fom, ho fatto tutto quanto era necessario sia dal punto di vista istituzionale, sia economico per creare i presupposti per raggiungere l’obiettivo. Per questo ritengo che la revoca sia priva di fondamento e farò tutte le valutazioni del caso, riservandomi di agire in tutte le sedi per oppormi a questa decisione”.
A questo punto, la palla torna nelle mani di Ecclestone e Angelo Sticchi Damiani, il presidente di Aci Milano, che dallo scorso settembre ha tessuto la tela per riuscire a spuntare la forma sul rinnovo. Le parti sono vicine e l’accordo dovrebbe concludersi attorno a una cifra di 20 milioni di euro di canone annuo. Nel frattempo, alle spalle di Sticchi Damiani si profila in maniera sempre più netta la figura di Roberto Maroni, governatore di Regione Lombardia, che sembra sempre più determinato nel mettere a disposizione dell’Autodromo le risorse che sono del Pirellone.