Fibra Ottica? 20mila euro chiesti ‘All’agriturismo La Camilla’!

15 aprile 2016 | 11:07
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Fibra Ottica? 20mila euro chiesti ‘All’agriturismo La Camilla’!

Per garantire alla propria struttura e ai propri clienti una linea in fibra ottica a 100mb il gestore telefonico avrebbe chiesto all’Agriturismo “La Camilla” più di 20 mila euro.

Per garantire alla propria struttura e ai propri clienti una linea in fibra ottica a 100mb il gestore telefonico avrebbe chiesto all’Agriturismo “La Camilla” di Concorezzo più di 20 mila euro.

Ormai da molti anni a pochi passi dal quartiere Torri Bianche di Vimercate e dall’Energy Park sorge l’agriturismo La Camilla che offre a camere per dormire, anche un servizio di ristorante e un agriturismo con gli animali. Una realtà che negli anni si è affermata è che oggi è conosciuta anche da chi viene da fuori dalla Brianza.

Da circa 5 anni, per garantire ai propri clienti una connessione ad alta velocità, la struttura ha richiesto all’operatore telefonico di far arrivare una connessione a fibra ottica, ma la richiesta economica ricevuta per collegare la struttura alla rete esistente sul territorio di Concorezzo ha fatto saltare sulla sedia i proprietari: più di 20mila euro per il collegamento a cui si aggiunge un abbonamento mensile di 1.500 euro: “La nostra azienda attiva dall’anno 2004 lavora con aziende di tutto il territorio dell’hinterland milanese e fornisce ospitalità per meeting aziendali, convegni, congressi, presentazioni di prodotto, team building, eventi benefici oltre che camere per il pernottamento – afferma Veronica Ruisi, responsabile della struttura – Di questi tempi il cliente vive necessariamente e quotidianamente on line e ancor prima della richiesta dell’acqua in camera chiede accessibilità alla connettività di rete che ritiene oltremodo dovuta ed in formula del tutto gratuita. La nostra azienda lavora utilizzando una connessione ADSL da 20 mega in download e 5 mega in upload il massimo possibile consentito per una rete domestica da utilizzare per fini aziendali. Sono 5 anni che abbiamo chiesto all’operatore la possibilità di creare l’infrastruttura con la fibra in modo da avere accesso almeno ad una 100 mega, cosa per noi non sostenibile in forma privata in quanto troppo onerosa ( si parla di 20.000 Euro e più per portare la fibra dal primo punto disponibile in Concorezzo e la nostra location oltre ad un costo di abbonamento mensile pari a circa 1.500 Euro).”

Ciò che ha lasciato senza parole la titolare, oltre al costo, anche la presenza di lì a poche centinaia di metri del centro direzionale Torri Bianche che è “interamente coperto da fibra ottica con connettività decisamente performante.”

Per cercare di risolvere questo problema la titolare ha quindi chiesto aiuto al comune di Concorezzo per trovare una soluzione praticabile e meno dispendiosa: “E’ stato chiesto al Comune di Concorezzo intervento rispetto alle problematiche che questa mancanza di servizio reca quotidianamente alla nostra struttura ma nessuno ha preso in carico la nostra situazione nonostante la nostra struttura rappresenti un fiore all’occhiello per il Comune relativamente alla ricettività oltre alla disponibilità sempre in formula gratuita data rispetto a eventi benefici ( vedi Giornata mondiale sull’autismo 2 aprile 2016 ), giornate con i ragazzi disabili, giornate con i ragazzi dell’oratorio, visite e percorsi guidati agli animali della fattoria. La struttura poi dà lavoro a 35 dipendenti oltre al nucleo di 4 persone di famiglia e conta circa 100mila visitatori all’anno.”

Per il comune ha voluto rispondere alle nostre domande il vicesindaco Michaela Zaninelli, che si è occupata negli anni scorsi della vicenda.

La direzione della Camilla ci ha detto di aver chiesto al comune di Concorezzo un intervento o un aiuto per venire incontro a questa richiesta, ma a loro dire, non hanno mai ricevuto alcuna risposta.

“Nessuna richiesta è mai pervenuta al comune in merito a quanto sopra, vengo ora a conoscenza che l’operatore aveva formulato un’offerta a Camilla e tanto meno sapevo dell’importo richiesto.

Mi può dire che richiesta avete ricevuto e nel caso quale risposta avete dato alla Camilla?

Abbiamo avuto una richiesta da parte di Camilla, fatta a me come assessore alle attività produttive, circa 3 anni fa quando si stava parlando di portare la BUL in città con un bando di Regione Lombardia, da allora sino alla scorsa settimana io non ho più avuto notizie in merito e in comune non è arrivata nessuna specifica richiesta. Il giorno 6 aprile sono stata contatta, da un rappresentante della Camilla che mi avvisava che stavano riprendendo in mano la questione collegamenti in fibra e mi comunicava che le soluzioni sino ad allora proposte non erano congegnali per la loro realtà. La cosa che mi è sembrata più opportuna era quella di mettere in contatto la Camilla con il responsabile tecnico di stesura della fibra che in questi mesi sta avvenendo a Concorezzo, dopodiché non ho più avuto notizie, se non fino ad oggi.

– Quali sono i maggiori problemi da affrontare per questo intervento?

Nello specifico penso che il problema più grosso da affrontare sia la notevole distanza del sito di Camilla rispetto all’ultima centrale telefonica. Non sono un tecnico ma, posso intuire che il costo dell’ intervento sia maggiormente dovuto dal fatto che si debba fare uno scavo lungo circa 2Km per collegare una singola utenza.

– C’è la possibilità che la situazione si sblocchi a breve?  

La stesura della fibra non è un’opera pubblica di esecuzione del comune come lo è per esempio la fognatura o l’asfaltatura di una strada, è un’opera che viene effettuata a totale investimento privato è, quindi l’operatore che decide se è conveniente o meno fare un certo tipo di investimento. Quello che possiamo fare noi come amministrazione è quello di cercare un compromesso tra chi investe e chi richiede il sevizio. Nel caso specifico abbiamo appunto cercato di mettere in contatto le due strutture, altro noi non sappiamo. E’ evidente che l’amministrazione, ove possibile, cerca di fare il massimo per poter andare incontro alle esigenze delle attività economiche del territorio, ne è una prova tangibile lo sforzo che l’amministrazione aveva messo in campo credendo fortemente nel progetto della BUL che non è andato a buon fine non di certo per volere dell’amministrazione pubblica, non se è a conoscenza del fatto che l’allora bando di stesura della fibra (a totale investimento pubblico effettuato dalla Regione) è andato deserto per due volte di seguito, nessuno operatore, nemmeno quelli più piccoli e territorialmente coinvolti hanno voluto partecipare facendo sfumare così tutto l’intervento che coinvolgeva 500 aziende del territorio di Concorezzo e Monza, fra le quali anche Camilla. Penso di non aver bisogno di ribadire che sia io sia il sindaco, siamo a disposizione per Camilla e per ogni altra azienda abbia bisogno di un confronto con l’amministrazione comunale.

Nota a margine del DirettoreIn una Brianza, che è il motore economico dell’Italia e sicuramente della Lombardia, questo garantiamo non essere un caso isolato. Possiamo parlare di arretratezza vergognosa a livello di infrastrutture tecnologiche del nostro territorio. Non a caso nel sito dedicato ai consumatori si parla di un’Italia che è al 25° posto su 28 paesi Ue (leggete qui). Il problema non è solo della Camilla, centro d’eccellenza del nostro territorio, o del Comune di Concorezzo, uno dei più attenti a queste tematiche, ma dell’intera Nazione che perde così posti di lavoro, e fatturato…
Se il digital divide non verrà superato al più presto, saremo noi ad essere superati al più presto!